Stavolta è Italia. Battute le furie rosse, ora sotto con la Germania

Erano molti gli scettici prima del match degli ottavi tra Italia e Spagna. In tanti davano favoriti i campioni in carica degli spagnoli e a ben guardare le formazioni, tutto lasciava intendere che sarebbe finita proprio a favore della Spagna. Ma il calcio è strano ed è bello proprio per questo, con l’imprevedibilità di un risultato che a volte sembra scontato e invece…

Succede agli azzurri, criticati perché brutti e “catanacciari”, ma capaci di rifilare 2 reti ai bi-campioni d’Europa. In queste partite gli azzurri ci mettono qualcosa in più, difficile da descrivere, quel qualcosa che spesso viene descritto come “carattere”, “attributi” o semplicemente ”fame”. Sta di fatto che in partite come queste, l’Italia da il meglio di sé e mette tutti d’accordo.

Abbracci, rincorse e urla di gioia incontenibili tra i calciatori e lo staff azzurro presente a bordo campo. Questa è la felicità visibile e palpabile per la qualificazione ai quarti di finale, più che meritata.

Infatti, l’Italia nel primo tempo, per ben quattro volte, è andata vicino al gol con Pellè di testa, poi con Giaccherini due volte, in acrobazia (anche se poi è stato fischiato un fallo per gioco pericoloso dell’attaccante del Bolgna) e poi con un gran tiro parato magistralmente da De Gea; infine con Parolo sempre di testa e sempre su cross di De Sciglio, autore di una ottima gara.

E poi finalmente il gol del vantaggio: un potente tiro di Eder su punizione, ribattuta del portiere spagnolo, zampino e zampone prima di Giaccherini e poi di Chiellini. La Spagna è apparsa a tratti smarrita, soprattutto in difesa. Nella ripresa le furie rosse hanno guadagnato metri e la squadra ha iniziato ad essere più pericolosa creandoci qualche problema. Tranquilli tutti, la difesa azzurra tiene e Buffon fa il campione salvando il risultato su un tiro ravvicinato di Piquè al 90’. Il sigillo lo mette ancora una volta Pellè a tempo scaduto. La rivincita dell’Italia, che proprio contro gli spagnoli quattro anni fa persero in finale per 4-0, si è consumata.

Ora avanti contro la Germania, senza paura e con l’entusiasmo alle stelle.

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