Salva-banche: i risarcimenti non partono, il Governo tace, i cittadini rimangono senza tutela e all’orizzonte appare lo spettro della liquidazione delle quattro banche

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“E’ inammissibile che, entro la scadenza prevista del 30 marzo, non siano stati varati i decreti attuativi per l’accesso al fondo di risarcimento. Sono trascorsi più di quattro mesi ed ancora il Governo non ha dato attuazione alle promesse fatte: non ci sono i decreti attuativi, non è stato ampliato il fondo previsto per i risarcimenti, non si possono avviare gli arbitrati. Le vittime delle quattro banche soggette al bail-in (Banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche) si sentono prese in giro. Siamo pronti ad iniziative eclatanti di protesta, serve un tavolo di confronto immediato con il Ministero dell’Economia e con la Banca d’Italia; ci devono dare risposte concrete”. – dichiara Carmelo Finocchiaro, Presidente di Confedercontribuenti.

“La situazione è paradossale ed è divenuta insostenibile. Al momento siamo fermi alle promesse fatte mesi fa dal Governo, che già erano insufficienti. In realtà non si sono realizzate nemmeno quelle” – sottolinea l’avv. Marco Carollo, responsabile dell’Ufficio Legale Nazionale di Confedercontribuenti.

E’ incredibile, – prosegue l’avv. Carollo, – invece di essere tutelati dalle istituzioni con un intervento concreto, ormai sono gli stessi risparmiatori a proporre soluzioni tecniche all’Unità di crisi presso la Banca d’Italia. Non si può proseguire in questo modo, a questo punto aumenteranno i cittadini truffati che decideranno di rivolgersi ai Tribunali, senza attendere le risposte che il Governo non sta fornendo”.

Vi è poi all'orizzonte un altro drammatico problema:

“Le obbligazioni subordinate erano state annullate nell'ambito della procedura di bail-in, che prevedeva l’acquisto delle nuove quattro good-bank da parte di altri istituti, entro il 30 aprile. Il sacrificio delle obbligazioni subordinate era stato giustificato per consentire tali acquisti; invece non vi è stata alcuna offerta ed è chiaro che anche questo termine decorrerà invano. A questo punto non si può escludere nulla, nemmeno che le quattro banche finiscano in liquidazione. Ed in questo caso, a rischiare saranno tutti, non solo gli investitori, ma anche i risparmiatori e di correntisti” – conclude l'avv. Carollo.

Per tali motivi, Confedercontribuenti mette a disposizione dei cittadini i propri consulenti legali, per chi avesse bisogno di tutela e per il coordinamento delle prossime iniziative comuni: info@confedercontribuenti.it

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