MARGINALMENTE n. 73 del 26.mar.2016



Pensierino della controra


Scusate se sono impertinente, ma io la penso un po’…all’antica. Negli Usa, come sapete, tutti sembrano coalizzarsi contro il candidato di punta dei Repubblicani, Donald Trump: sia i democratici, quanto i repubblicani stessi che sostengono altri candidati alle primarie. Trump, com’è noto, è uno dai modi spicci che minaccia (o promette) di chiudere le frontiere agli islamici e tant’altro davvero “politicamente scorretto”. Alcuni inorridiscono, altri esultano. Ora gli oppositori, per fargli perdere consensi, hanno pubblicato maximanifesti con le foto della bella moglie di Trump, Melania, nuda (vedi foto) e la scritta : “Ma vorreste questa come first lady? Se no, vota Ted Cruz”. Io penso che, così, gli oppositori di Trump abbiano perso la partita.


E bravo Mentana!


Bravo Mentana. L’altro giorno, nell’edizione speciale del suo Tg sugli attentati a Bruxelles, ha bloccato la giornalista che, in collegamento, elencava tutte le attestazioni di solidarietà per gli attentati del terrorismo islamico. Dopo quella del presidente della Repubblica, la corrispondente da Roma stava per elencare quella della presidente della Camera, Boldrini, e del Senato, Grasso. A questo punto Mentana si è infastidito – come ognuno di noi, immagino – e ha tagliato corto: “Passiamo oltre, queste ce le possiamo anche risparmiare…”. Già, le considerazione pietose di chi, con la propria posizione politica ha fatto sì che l’Occidente si riempisse senza misura e senza controllo di persone che invece di essere grati per l’accoglienza mirano a distruggere la nostra civiltà uccidendo materialmente decine, centinaia e migliaia di persone, beh…ce le possiamo anche risparmiare.


Tariffe? Su del 37 %


Negli ultimi dieci anni, le tariffe dei vari servizi sono aumentate del 37 per cento mentre l’inflazione solo del 18 per cento. In sintesi, è il risultato di una ricerca di Federconsumatori. La conseguenza è che le famiglie, spendendo sempre più per luce, gas, ecc. spendono meno per altri beni.


Ecco alcuni dati molto significativi dal raffronto 2005-2015. L’acqua costa il 90 per cento in più: praticamente il doppio; i rifiuti più 57; autostrade più 45 per cento; ferrovie, più 43; energia elettrica, più 40 per cento; e così via. Unico risparmio – com’è noto – lo si ottiene dalla telefonia ( meno 26 per cento) per il semplice fatto che in quel settore c’è davvero concorrenza.


Facciamoci una domanda: se in alcuni Paesi (vedi la Germania) le autostrade neanche si pagano, com’è che da noi sono addirittura aumentate di quasi il cinquanta per cento? E l’aumento del 57 per cento delle tariffe sui rifiuti che significa? Con la differenziata e il riciclo, dopo dieci anni, i costi dovevano essere pressoché abbattuti.


“Quel che è peggio – dichiara Mauro Zanini, direttore CREEF Federconsumatori – è che le minori entrate per gli enti locali che si prospettano con la nuova Legge di Stabilità e le minori risorse per infrastrutture e investimenti ricadranno sulle tariffe, destinate a schizzare ulteriormente verso l'alto in un quadro di deflazione non ancora scongiurato” .


Ma non avete notato che Renzi, quando parla di minori tasse, non riesce a trattenere un sorriso pensando ai giochini che ci sono dietro?



Un giorno qualunque…


Un giorno qualunque, diciamo martedì 22 marzo, ci svegliamo con le prime terrificanti notizie degli attentati islamici a Bruxelles. Più tardi, aprendo il giornale, leggiamo notizie di questo genere: un rumeno, in treno, massacra una 22enne con un martello per rubarle il telefonino e 15 euro. Un italiano torna a casa e la trova occupata da una ragazza madre rom con la bambina: ora l’italiano e la sua famiglia vivono in un albergo in attesa di avere giustizia. Un uomo, all’ottavo furto in casa, spara contro i banditi e ne ammazza uno, un pregiudicato (guarda un po’…) albanese. Potrei andare avanti per molto. L’accoglienza sarà anche una cosa santa, ma c’è bisogno che ci facciano anche tutti martiri?


Meglio un giorno…


Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, è stato condannato da un giudice civile di Caltanissetta per calunnia. Aveva indicato un agente dei servizi come uno dei protagonisti della famosa “trattativa” e autore di minacce alla persona del “pentito”. Al processo, lo 007 fu assolto e ora, in sede civile, è venuta la condanna di Ciancimino junior per calunnia: deve pagare all’agente ben 50mila euro. Viene da ridere (o, piuttosto, da piangere) al pensiero che il figlio del boss fu definito “icona dell’antimafia” dal giudice Ingroia solo perchè, da finto pentito, assecondava le teorie della Procura. Come scandiva uno slogan dei giovani siciliani di quei tristi anni Novanta: “Meglio un giorno da Borsellino che cent’anni da Ciancimino”. Si riferivano al vecchio sindaco-boss, ma va bene anche per il figlio. Altro che “icona antimafia”!


Prima la serietà


Vediamo se ci capisco qualcosa. Due o tre settimane fa il centrodestra trionfalmente e felicemente annunciava, presenti Berlusconi, Salvini e Meloni, di aver ottenuto l’assenso di Bertolaso per la candidatura a sindaco di Roma. Baci, abbracci e squilli di tromba. Un paio di giorni dopo, Salvini annunciava il disimpegno della Lega perché Bertolaso non sarebbe un buon candidato, e chiedeva le primarie. Passa poco più di una settimana e Berlusconi allestisce i gazebo per tutta Roma: Bertolaso sì o no? Alcune decine di migliaia di romani (il 97 per cento dei votanti) dice “sì”. Qualche altro giorno e Giorgia Meloni annuncia la propria candidatura a sindaco di Roma. Qualche altro giorno e sia Salvini che la Meloni (avranno visto qualche sondaggio?) dicono che loro sarebbero disponibili a trovare un accordo per andare uniti, che uniti si vince, bla bla, bla. Al momento hanno fatto ancora marcia indietro. Oddio, Berlusconi avrebbe anche l’età per essere un po’ rimbambito, ma questi che sono giovani cos’hanno?


Preghierina della sera


Signore, poiché a Rende, nel Cosentino, hanno arrestato una decina di esponenti del Pd perché – secondo gli inquirenti – se la intendevano con la ‘ndrangeta; e tra questi c’è anche l’ex sottosegretario al Lavoro, Sandro Principe; e quest’ultimo ha dichiarato:”Ribadisco la linearità di ogni mia condotta”: ecco, Signore, dammi l’intelligenza sufficiente per capire se per “linearità”, Principe intende che in maniera dritta, veloce e senza ostacoli la ‘ndrangheta dava i voti a lui e agli altri compagnucci del Pd, e loro davano appalti e favori vari agli ‘ndranghetisti.

Antonio Biella

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