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NO ALLA PENA DI MORTE IN IRAN PIU’ DI 1000 ESECUZIONI nel 2015

Conferenza stampa organizzata dal Comitato italiano di Parlamentari e Cittadini per l'Iran Libero, per discutere della situazione dei diritti umani – in particolare, dell'aumento delle esecuzioni nel 2015 – con parlamentari, personalita’ politiche, attivisti iraniani e responsabili di organizzazioni per i diritti umani.

Nel corso dell’incontro verranno forniti i dati sulle esecuzioni, sugli arresti di dissidenti politici e giornalisti e sui cristiani in carcere.

Mercoledi 20 Gennaio 2016, Ore 14:30 – 15:30

Camera dei deputati – Montecitorio

Sala Stampa

Iran: 53 esecuzioni nelle prime due settimane di Gennaio

Il dittatore religioso al potere in Iran aumenta le impiccagioni in concomitanza dell'implementazione dell'accordo sul nucleare e alla vigilia delle sue elezioni-farsa

Il disumano regime iraniano, che ha chiuso il 2015 con un risultato infame di oltre mille esecuzioni, ha iniziato il nuovo anno aumentando le esecuzioni in tutto il paese, tanto che nelle prime due settimane di quest'anno sono state registrate 53 esecuzioni. La ritirata a cui è stato costretto sul progetto della bomba atomica e l'implementazione dell'accordo sul nucleare siglato con i P5+1, le prossime elezioni dell'Assemblea degli Esperti e del parlamento e l'inasprirsi della lotta di potere all'interno delle fazioni del regime, hanno stretto il cappio attorno al collo del regime.

Per affrontare queste crisi il regime iraniano ha in programma di aumentare le condanne a morte e il clima di terrore nella società, in modo da impedire il diffondersi delle proteste popolari e l'esplosione della rabbia che serpeggia nella società. Dall'inizio di Gennaio a oggi il regime teocratico ha giustiziato in varie città 53 prigionieri, tra cui una donna. Quattro di questi sono stati impiccati in pubblico e quasi tutti sono stati giustiziati in gruppi.

Il 16 Gennaio quattro prigionieri sono stati impiccati nel carcere centrale di Rasht e il 14 Gennaio uno è stato impiccato nel carcere centrale di Yazd.

Il giorno prima c'era stata un'impiccagione di gruppo di sei prigionieri nel carcere di Urmia, un prigioniero è stato giustiziato nel carcere di Shiraz e un altro a Bojnourd.

Il 12 Gennaio 12 prigionieri sono stati impiccati in una sola volta nel carcere centrale di Karaj e un altro è stato giustiziato a Zanjan.

L'11 Gennaio tre prigionieri sono stati impiccati nel carcere centrale di Sari e uno in quello di Mashhad.

Il 9 e il 10 Gennaio due prigionieri sono stati impiccati nel carcere centrale di Rasht, tre a Larestan (nella provincia di Fars) e uno è stato impiccato nel carcere di Khorramabad.

Il 7 Gennaio due ragazzi sono stati impiccati in pubblico a Shabestar e Khoy, tre prigioneri sono stati mandati al patibolo nel carcere centrale di Ardabil e uno è stato giustiziato nel carcere centrale di Hamadan.

Il 6 Gennaio ci sono state 13 esecuzioni: cinque nel carcere di Gohardasht (Rajai Shahr), tre nel carcere centrale di Karaj e cinque, tra cui quella di una donna, nel carcere centrale di Tabriz.

Dal 2 al 5 Gennaio cinque prigionieri sono stati giustiziati nelle carceri di Noshahr, Khorramabad e Urmia e un prigioniero è stato impiccato in pubblico nella città di Sourak Miandoroud nella provincia di Mazandaran.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

16 Gennaio 2016

Mahmoud Hakamian

Cell: 3776850726

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