Roma, 12 gennaio 2015 – “Riconoscere che il ddl Cirinnà altro non è che un cavallo di troia per far passare tutt'altra cosa, è un fallimento non solo istituzionale ma dell'intero sistema democratico dinanzi al quale occorre avviare una riflessione seria e trasversale” Lo dichiara in una nota, Aldo di Biagio, senatore di Ap.
“Da legge a tutela delle unioni civili si sta lentamente trasformando in una disciplina della genitorialità omosessuale – spiega – in barba alle disposizioni vigenti, alla insussistenza della legittimità costituzionale e soprattutto del diritto del minore a vivere in una famiglia naturale”.
“Certamente buona parte dei disegni di legge si evolvono in corso di dibattimento – spiega – ma una deformazione di tale natura rileva un progetto ben preciso che asseconda poche lobbies che sperano di ottenere con un unica legge l'esaudimento di tutti i propri desideri”.
Di Biagio conclude: “Lo stesso recente appello dei giuristi a favore della stepchild adoption sembra rispondere ad una progettualità chiara che esula la tutela della condivisa regolamentazione dei rapporti di coppia ma si concentra esclusivamente sullo smantellamento della famiglia costituzionalmente sancita”.
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