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SMOG NELLE CITTA’: SONO UTILI LE TARGHE ALTERNE?

Le immagini di Pechino coperta da una fitta nebbia sono arrivate in tutti i telegiornali del mondo. Per la prima volta la Cina, paese certamente non famoso per il suo impegno contro l'inquinamento, è stata costretta a prendere delle misure drastiche per cercare di arginare lo smog nella sua capitale.

Infatti il governo ha deciso di chiudere le scuole e le fabbriche più inquinanti ed anche di limitare il traffico. Tutto ciò non è bastato ed a Natale sono stati cancellati numerosi voli a causa della fitta nebbia intorno alla città.

Dopo qualche settimana anche nel nostro paese troviamo una situazione simile, in particolar modo nelle due città più grandi: Roma e Milano.

Nella capitale il primo giorno di targhe alterne è stato un flop, infatti nella mattinata ben 11 centraline su 13 registravano livelli di smog superiori a quelli consentiti.

Anche a Milano l'inquinamento non è diminuito, anzi, si è registrato un leggero aumento delle polveri sottili.

Anche a causa della Conferenza di Parigi, il tema della salvaguardia ambientale è diventato di attualità e ha coinvolto le forze politiche del nostro paese. In particolar modo c'è stato un botta e risposta tra il sindaco di Milano Pisapia e il leader della Lega Nord Salvini.

Oltre a queste considerazioni politiche, ciò che davvero interessa alla gente è come poter davvero risolvere il problema dell'inquinamento che può provocare seri danni a causa delle polveri sottili.

Molti affermano che il problema in Italia è dovuto soprattutto al clima bizzarro che abbiamo avuto tra l'autunno e l' inizio dell'inverno. Infatti nel 2015 dopo l'estate ci sono state poche piogge nel nostro paese (al contrario di altri, come l'Inghilterra che quest'anno è stata letteralmente inondata) e ciò ha impedito un ricambio dell'aria. In effetti il meteo non è stato di grande aiuto, però sarebbe sempre necessario un piano B in modo da tamponare situazioni impreviste.

Le tanto criticate targhe alterne ed il blocco del traffico riducono l'inquinamento, ma in città come Roma e Milano creano anche grossi disagi. Infatti questa può essere una soluzione per il breve termine, ma non si può assolutamente pensare di fermare le automobili per arrestare l'inquinamento.

Insomma, visto che non sono state trovate soluzioni valide, non rimane che sperare in un bel acquazzone (possibilmente dopo le vacanze) e affidarci ai mezzi pubblici.

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