Giornata volontariato: Presentato il progetto Mediterranean Hope al Quirinale

MEDITERRANEAN HOPE

In occasione della Giornata internazionale del volontariato

presentato al Quirinale, tra gli altri, il progetto “Mediterranean Hope”

della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope presso l’Osservatorio sulle migrazioni a Lampedusa, in presenza del capo dello Stato ha detto: Vivere a Lampedusa mi ha cambiato l’esistenza. Cambia la prospettiva con cui guardi il mondo. Siamo stanchi di contare i morti. Diciamo sì ai corridoi umanitari”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Fate parte dell'Italia migliore. Il volontariato è una grande risorsa per il nostro paese”

Roma, 5 dicembre 2015 (NEV-CS69) – “Fate parte dell'Italia migliore. Il volontariato è una grande risorsa per il nostro paese”, con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto a sei operatori, invitati a rappresentare il mondo del volontariato, per testimoniare il loro impegno e presentare le loro attività presso il Palazzo del Quirinale in occasione della cerimonia per la Giornata internazionale del volontariato istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 allo scopo di promuovere, valorizzare e incoraggiare l'attività svolta dai volontari di tutto il mondo.

La cerimonia è stata condotta dalla presentatrice Geppi Cucciari che ha intervistato sei volontari impegnati in diverse aree, tra cui Marta Bernardini, che si occupa di assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo nell’ambito del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – con un Osservatorio sulle migrazioni mediterranee a Lampedusa e una Casa delle culture e di accoglienza a Scicli (RG) e che insieme alla Comunità di Sant’Egidio sta istituendo dei corridoi umanitari dal Marocco e dal Libano.

Vivere a Lampedusa mi ha cambiato l’esistenza. Cambia la prospettiva con cui guardi il mondo e gli eventi del nostro tempo. Da questo scoglio nel cuore del Mediterraneo passa l’umanità intera – ha detto Marta Bernardini rivolgendosi al capo dello Stato e alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini –. Per il nostro lavoro ci troviamo a raccontare l’isola e a incontrare le persone che l’attraversano. Insieme ad altri volontari siamo presenti al molo di Lampedusa nel momento in cui approdano i profughi. Ho incontrato tanti volti e tante storie in questi mesi. E poi ci sono i volti di chi è cresciuto in quella piccola isola. Un luogo diventato simbolo per tutto il mondo, isola che accoglie e salva ma anche approdo di disperazione e sofferenza. L’energia di Lampedusa, delle persone che la abitano, che l’attraversano e di quanti si spendono per mantenere un’umanità che spesso ci dimentichiamo, ti conquista. Collaborare con chi per vent’anni ha aperto la propria casa a ragazzi diventati figli e figlie, condividere esperienze quotidiane con chi si batte per i diritti di tutti, dagli ultimi agli stessi concittadini di un’isola lontana ma al centro di tutto, mi ha insegnato qualcosa che altrove non si comprende. Con Mediterranean Hope – ha concluso Bernardini – non ci occupiamo solo di chi arriva ma anche di chi parte, e per questo crediamo fortemente nell’apertura di corridoi umanitari che permettano vie legali, sicure e dignitose per raggiungere l’Italia e l’Europa. Siamo stanchi di contare i morti”.

Per la scheda su Mediterranean Hope:

Per maggiori informazioni sui corridoi umanitari dal Libano e Marocco leggi l’intervista a Paolo Naso, responsabile per le relazioni internazionali di Mediterranean Hope:

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