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Marianna Madia, Ministro per la semplificazione della Pubblica Amministrazione, a “Viaggio nell’Italia che innova” organizzato da Il Sole 24 Ore e Confindustria in collaborazione con EY

Conferenza dei Servizi: “Riforma entro Natale. I tempi delle risposte passeranno da 10 anni a 5 mesi”

Autorizzazioni della PA: “Faremo delle liberalizzazioni. Passeremo dalle autorizzazioni espresse alle comunicazioni”

“Semplificazione del Paese è obiettivo del Governo e sta ridando fiducia all’Italia”

“Faremo la riforma della Conferenza dei servizi prima di Natale. Cambieremo profondamente questo istituto e faremo sì che i tempi delle risposte passeranno da 10 anni a 5 mesi”. Così il Ministro per la semplificazione della Pubblica Amministrazione Marianna Madia intervenuta alla prima tappa del “Viaggio nell’Italia che innova”, la due giorni in corso a Bologna organizzata dal Sole 24 Ore e Confindustria con il supporto di EY. “Abbiamo impostato la riforma della PA come una riforma per il Paese, per semplificare i rapporti tra amministrazioni tra di loro e tra amministrazioni e cittadini. Non abbiamo bisogno di nuovi istituti giuridici, ma di semplificare a fondo gli istituti giuridici che già esistono per portarli a funzionare”.

In merito alle autorizzazioni che spesso devono essere chieste alla Pubblica Amministrazione, il Ministro Madia ha affermato al convegno del Sole 24 Ore: “Con la riforma della PA, se si ha ricevuto un’autorizzazione dall’Amministrazione dopo 18 mesi non si può più tornare indietro. La norma del silenzio-assenso è una banalissima forma di civiltà che costringerà le Amministrazioni a fare il loro dovere e a non bloccarsi reciprocamente. In più faremo delle operazioni di liberalizzazioni passando dalle autorizzazioni espresse in comunicazioni. Se un’autorizzazione si forma con un’Amministrazione che non ha risposto, si forma con una responsabilità dell’Amministrazione”.

Rispetto a quale sia il disegno generale e l’obiettivo del Governo, il Ministro Madia ha dichiarato: “Il Governo Renzi sta lavorando per fare del nostro Paese bellissimo un Paese più semplice. Il Jobs Act, il codice degli appalti, la riforma della PA: questo è l’obiettivo e il progetto molto chiaro che mi pare stia dando all’Italia una ritrovata fiducia nell’esistenza di un progetto e di un obiettivo per noi e per le generazioni future. Quanti più grazie ci daranno le generazioni future, tanto più saremo riusciti nel nostro lavoro”.

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