Frege "L’alfabeto del pensiero", con un saggio introduttivo di Nicla Vassallo

Gottlob Frege

L’alfabeto del pensiero

Castelvecchi

Saggio introduttivo di Nicla Vassallo

Collana Eliche

Pag 96 – Euro 13,50

Nel 1878 Gottlob Frege pubblica un saggio sulla «scrittura concettuale» o «ideografia», che fu paragonato per importanza storica e profondità teoretica agli “Analitici primi” di Aristotele. Scritto con lo scopo principale di offrire alle scienze matematiche un metodo rigoroso di definizioni e dimostrazioni logiche, lo studio di Frege aspira a diventare il modello per una riflessione filosofica che vuole emanciparsi dalle imprecisioni del parlare comune e dalle astrattezze di una certa “cattiva” metafisica. Con la creazione di formule e segni grafici elementari, Frege elabora un linguaggio immediatamente riconoscibile e utilizzabile da chiunque miri a esprimere in modo chiaro le relazioni tra i giudizi e i rapporti tra le diverse parti del ragionamento. Ancora oggi, nonostante la logica abbia preso strade talvolta molto diverse da quelle tracciate da Frege, questo testo mantiene intatta la sua forza speculativa e rimane la preziosa testimonianza di uno degli ultimi tentativi, in filosofia, di realizzare la grandiosa idea leibniziana di una lingua universale. E a questo scritto in “L’alfabeto del pensiero” si aggiungono i saggi “Lo scopo dell’ideografia” e “La legittimità scientifica di un’ideografia”, il tutto nella nuova eccelsa traduzione di Nicola Zippel.

«Uno dei compiti della filosofia è quello di interrompere il dominio della parola sulla mente umana, svelando gli inganni che spesso emergono quasi inevitabilmente mediante l’uso del linguaggio»

Gottlob Frege (Wismar, 1848 – Bad Kleinen, 1925)

Matematico, logico e filosofo tedesco, viene considerato, a torto o a ragione, uno dei fondatori della moderna logica matematica. Dopo la laurea all’Universita’ di Jena, consegue il dottorato in matematica a Gottinga. Tornato a Jena per insegnare, nel corso degli anni i suoi interessi si rivolgono principalmente alla logica, con lo scopo di sviluppare un rigoroso formalismo concettuale ed espressivo. Le sue ricerche hanno influenzato tutto lo sviluppo filosofico del Novecento, anche grazie alla mediazione di Bertrand Russell e Giuseppe Peano.

La parte iniziale dell’introduzione di Nicla Vassallo, intitolata “La fertile complessità della filosofia di Frege al volume”:

«Le pagine di Gottlob Frege che seguono sono rare a trovarsi in traduzione italiana. Delineano le prime importanti riflessioni di Frege, che, poco noto ai piu’, risulta tra maggiori logici e filosofi (non a caso Ludwig Wittgenstein scrive nella Prefazione al “Tractatus logico-philosophicus”: «Io devo alle grandiose opere di Frege… gran parte dello stimolo ai miei pensieri»), riflessioni che lo stesso Frege continua a sviluppare e rielaborare fino alla morte, nonostante Bertrand Russell scovi nell’ “Ideografia” un insanabile paradosso. Se il progetto dell’ “Ideografia” verrà abbandonato, non ne seguira’ che ogni progetto epistemologico fregeano venga destinato a cadere nel nulla. Sì, perché il voler fondare l’aritmetica sulla logica non corrisponde ad altro tentativo se non a quello di tentare di fornire una giustificazione di tipo fondazionalistico, e la giustificazione è concetto che appartiene all’epistemologia o alla teoria della conoscenza. Ecco, della conoscenza di noi esseri umani Frege si occupa per tutta la sua vita, disquisendo tra l’altro di fonti conoscitive e scetticismo.

Chi nega all’“Ideografia” un’esplicita collocazione in ambito epistemologico dovrebbe ricordare che Frege, attraverso essa, persegue un tipo di certezza conoscitiva che richiama quella cartesiana, mentre, per quanto concerne la teoria della giustificazione, viene privilegiata quella delle dimostrazioni logiche, dimostrazioni che, stando a Frege, impiegano leggi su cui si basa ogni conoscenza, non solo quindi la conoscenza logica e matematica. Con “La fertile complessità della filosofia di Frege” viene rappresentata, tra l’altro, una nuova visione in cui a interessare a Frege non e’ solo il pensiero, come ha sempre sostenuto Dummett, ma anche una fine analisi del pensare, nelle diverse modalità che il pensare può o deve assumere”. In altre parole, un nuovo Frege.

http://www.castelvecchieditore.com/lalfabeto-del-pensiero/

Un commento della stessa Nicla Vassallo: “Trovo coraggioso un editore che scommette su Frege nei pressi delle vacanze di Natale e dei volumi commerciali che per Natale escono”.

Per maggiori informazioni o richiesta di copie del volume da recensire:

Serena Carpaneto: serenacarpaneto@castelvecchieditore.com

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