Site icon archivio di politicamentecorretto.com

No alla Costituzione riformata da una trentenne


Le Riforme costituzionali volute dal clan dei toscani, capeggiati dal presidente del Consiglio Renzi, alla fine sono state approvate, senza un ampio consenso parlamentare, come testimoniano i numeri.


A differenza dei padri Costituenti che nel 1946 si misero al lavoro nell’interesse dell’Italia, Renzi è dovuto ricorrere a vari stratagemmi come tagliole, canguri e simili, messi in atto dai suoi soldatini, per raggiungere l’obiettivo.


Il nostro premier, tra l’altro non eletto dal popolo, a colpi di maggioranza in pochi mesi ha fatto approvare ciò che era più utile a lui, in prospettiva delle prossime elezioni nel 2018.


I vari emendamenti presentati dalle opposizioni sono stati visti come una minaccia e spazzati via con la complicità, al Senato, del Presidente Grasso.


Da mesi il Parlamento è bloccato su una riforma della legge elettorale, mentre i veri problemi sono ben altri e tutto ciò non fa altro che peggiorare la situazione economica, sociale, etc. dell’Italia.


Non credo che la nuova legge elettorale potrà creare nuovi posti di lavoro, il vero dramma dell’Italia, con una terribile disoccupazione giovanile che costringe molti di essi ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore.


A questo punto, come cita l’articolo 2 della Costituzione:


La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, non ci resta che affidarci a un Referundum, cercando di invalidare questo “obbrobrio” di riforma e rifarne una con il consenso di tutte le forze politiche, avendo come priorità solo il bene del nostro paese.


È l’unica arma che ci è rimasta, lo dobbiamo anche ai nostri padri costituenti che partorirono le nostre leggi con dignità, amore per la politica, per la libertà di pensiero e di opinione,


Nella riforma voluta da Renzi e dai suoi fedelissimi non c’è nulla di tutto questo, solo autoritarismo, arroganza e poca sostanza.


Purtroppo il partito democratico con Renzi è diventato un partito antidemocratico, senza più valori, idee e prospettive per il futuro.


Riformare vuol dire migliorare, non peggiorare lo “status quo”, ma purtroppo l’attuale governo, con al timore un comandante vuoto di idee, proposte e progetti, ci condannerà a subire le decisioni dell’Unione Europea.


Non siamo più padroni in casa nostra!


Povera Italia, avresti bisogno almeno di un sogno in cui credere per risollevarti, ma dovrai aspettare chissà quanto tempo, come nella fiaba di Cenerentola, affinché arrivi sulla scena politica italiana un “nuovo” Cavaliere che ti liberi dall’incantesimo mortale in cui sei caduta, per colpa di Renzi e del suo clan di venditori di fumo.

Gerardo Petta

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Exit mobile version