Mauro Leonardi, prete e scrittore, sul sito dei Papaboys invita tutti a firmare la petizione di solidarietà al Papa, ideata da tre giovani cattolici. Ed io, che gli sono amico ed ho in simpatia i giovani ed ho in simpatia questo Papa, ho subito pensato di firmare, anche per fare un piccolo dispetto a certi giornalisti di destra, Antonio Socci tra i primi, che verso questo papa nutrono stranamente, molto stranamente, antipatia. Ma non ho firmato dopo avere letto le motivazioni: “Tutti sanno che per i cattolici il Papa è un punto di partenza, un punto da non discutere. Noi cattolici crediamo che in tema di fede e di morale… il Papa è infallibile… Stiamo col Papa perché è il Papa. Non perché è Francesco, o Benedetto, o Giovanni Paolo, ma perché è il Papa. Per questo lanciamo una petizione prima del Sinodo e la proseguiremo durante il Sinodo. Firmiamo tutti per dire che un cattolico sta col Papa perché è il Papa”. Come avrei potuto firmare io che all’infallibilità del papa non ci credo per niente e mi chiedo se veramente ci creda lo stesso papa Francesco? Ma su che cosa la Chiesa basa la certezza che un uomo può essere infallibile? Soprattutto sulle parole di Gesù a Pietro: “Tutto ciò che avrai legato sulla terra resterà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei cieli” (Mt 16, 19). Queste parole, però, Gesù le disse anche a tutti apostoli: “In verità vi dico: tutto ciò che avrete legato sulla terra, resterà legato nel cielo… “ (Mt 18, 18). E allora? Quanti sono gl’infallibili? Ma infallibile non sarà solo Dio? Gesù disse al giovane ricco: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono all’infuori di uno solo: Dio” (Mc 10, 18). Io credo che si possa anche dire: “Nessuno è infallibile all’infuori di uno solo: Dio”.
Carmelo Dini
