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Presieduta dalla scrittrice Antonietta Benagiano la seduta plenaria del XII Seminario Internazionale Interdisciplinare CISAT di Napoli

Nino Bellinvia

Anche quest'anno qualità alta al XII Seminario internazionale interdisciplinare CISAT di Psicologia, Psicoterapia e Letteratura diretto dal Prof. Roberto Pasanisi. Tema: L'arteterapia e la psicologia del benessere e della qualità della vita. Si è tenuto in Napoli nei giorni 27-28 giugno 2015 nella storica Sala “Gabriele D'Annunzio” dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, con l'adesione della Presidenza della Repubblica. Vi hanno partecipato medici psicoterapeuti e psichiatri di cultura ed esperienza internazionali, pedagogisti, scrittori e artisti ben noti. Presidente della sessione plenaria inaugurale è stata la Prof.ssa Antonietta Benagiano, 'scrittore benemerito' dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Ella, dopo aver porto il cordiale saluto ai convenuti, ha brevemente ripercorso l'iter del CISAT, ponendo in rilievo la struttura scientifica dell'unica Scuola di Formazione in Arteterapia esistente in Italia da circa un ventennio, la particolare professionalità di quanti operano in essa nella contemperanza di teoria e prassi. Ha inoltre evidenziato l'impegno dinamico e fattivo del Prof. Roberto Pasanisi, fondatore e direttore del CISAT, come di altre molteplici attività dell'Istituto, la sua docenza in prestigiose Università estere, l'attenzione a edizioni di prestigio (è anche editore), la sua vasta cultura di intellettuale che non dimentica il sociale. A tal proposito ha fatto riferimento alla lettera elogiativa del 2006 di Giorgio Napolitano, dove il Presidente della Repubblica poneva in rilievo, accanto al valore culturale delle manifestazioni del CISAT, anche quello sociale, concludendo: “L'iniziativa contribuisce a diffondere e a far conoscere in Italia l'arteterapia, una delle nuove frontiere dell'approccio psicoterapeutico a livello internazionale”. La Benagiano ha ribadito la necessità della Scuola scientifica di Arteterapia, soprattutto nel nostro tempo di spasmodiche tensioni al benessere e alla felicità. Ha richiamato il diritto alla felicità affermato dall'Illuminismo (in Italia da Gaetano Filangieri) e poi dalle varie Costituzioni, ma ha fatto propria anche la riflessione di Jacques Ellul, secondo cui l'individuo, non essendo più portato ad attuare da sé la felicità e aspettando di riceverla, si sente vittima di ingiustizia quando non la sperimenta con conseguenze pericolose per sé. Ha passato poi la parola al medico psicoterapeuta Sergio Perini dell'Università di Brescia e di Shangai. Costui, partendo dal diffuso senso di malessere per la percezione di incapacità e inadeguatezza nelle relazioni interpersonali, ha parlato della funzione e del valore dell'arte nella ricerca di equilibrio psicofisico nei soggetti tormentati. Attraverso numerose immagini pittoriche ha presentato il caso di Agostino Goldani detto Roso, la cui pittura è stata da lui scoperta, analizzata nel suo messaggio di disagio e anche valorizzata. La Benagiano ha invitato poi la prof.ssa Sonia Tabib dell'Université de Carthage, la quale, in lingua francese con interpretazione istantanea da parte dell'Istituto, ha ampiamente trattato delle sensazioni ed emozioni che si verificano nel soggetto in disagio, se sottoposto alla prassi sperimentale di un vagabondaggio tattile, sonoro e visivo. Ha posto in rilievo la variabilità emozionale, la sensibilità ai parametri fisici, le limitazioni della percezione, avvalorando il tutto con riferimenti a studiosi di fama internazionale, con la presentazione degli atelier jeddiani. La parola è passata poi al Prof. Roberto Pasanisi, in questo Seminario nel ruolo di psicologo clinico e Direttore del CISAT. Egli ha offerto una lectio magistralis sulla urgenza di una psicologia sperimentale che sia basata sul metodo scientifico, ponendo anche in rilievo la necessità di superare certi compartimenti stagni tra metodologia occidentale e metodologia orientale. Finalità prima dell'arteterapia -ha ribadito il Professore- è andare comunque incontro al soggetto per ridurre il disagio, può pertanto essere accolto senza 'distinguo' quanto possa ritenersi utile a superare la sua condizione difficile. Alla teoria il Direttore ha fatto seguire la prassi, il Seminario è diventato quindi esperienziale con la partecipazione della Prof.ssa Sonia Tabib che si è offerta per una esperienza di emozionalità pura, da tutti ritenuta, oltre che molto interessante, estremamente coinvolgente. Ha fatto poi seguito la relazione del Prof. Giovanni Teresi dell'Association Eurpéenne di Parigi, 'scrittore benemerito' dell'Istituto Italiano di Cultura di8 Napoli. Il suo interesse si è incentrato sulla letteratura cosmica, partendo dal sogno poetico di Leopardi (il sogno spaventoso e lunare di Alceta), per passare alla ironica stigmatizzazione della caduta della luna in un racconto di Pirandello, il male di Batà , ma anche riscatto per Ciaula. La relazione si è conclusa con la poeticità del discorso scientifico di Calvino nell'intreccio di mito e cosmologia nelle fascinose sue narrazioni. Nella Seconda Sessione seminariale, presieduta dal Dott. Sergio Perini, la Prof. Antonietta Benagiano, nella introduzione al suo brano di prosa “Il primo passo” ha ricordato Jaspers, richiamato l'individuum ineffabile, onda unica, fatta, come tutto l'universo, di materia barionica e non barionica. Ha parlato dell' 'anormalità normale' presente in ciascun soggetto, dell' “io diviso” di Ronald Laing, della maschera che ognuno indossa per andare avanti, del frantumarsi dell'io in determinati soggetti che vivono una condizione terribile nella visione del mondo esterno come pericolo. Si salverebbero –ella ha detto- se prendessero coscienza della loro condizione, se avessero l'umiltà di chiedere aiuto. La Benagiano è passata poi alla lettura del suo brano “Il primo passo”, esemplificazione letteraria di quanto considerato, da tutti seguita con grande attenzione e interesse. E' stata poi la volta del Prof. Giancarlo Carioti, 'scrittore benemerito' dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Il suo discorso si è incentrato sull’arte contemporanea, sulla scissione del suo oggetto dalla capacità di offrire una lettura interpretativa, parimenti poi di una forma che, nel tutto plausibile, diviene disattesa. Conseguentemente –egli ha detto- la terapia dovrebbe farsi rivoluzionaria fino a condurre a un manifestarsi dell’io in un’arte che abbia possibilità interpretative e quindi una forma in consonanza. La Prof.ssa Giusy Negro, musicoterapeuta e docente dell’ICS “Mazzini” di Melendugno (LE), si è soffermata sulle possibilità comunicative della musica se la didattica è tale da coinvolgere i fanciulli sin dai primi anni di inserimento nella struttura scolastica. Ha parlato della sua esperienza di insegnante di Musica, di quanto di positivo è riuscita a realizzare nelle sue classi, anche relativamente ad alunni introversi, con disagi, di occasioni offerte dalla musica ad altre discipline. La terza sessione, presieduta dalla Prof.ssa Sonia Tabib, ha previsto l’intervento del Prof. Francesco Paolo Palaia, pedagogista clinico, sui disturbi di adattamento e sui benefici effetti della scrittura creativa, inoltre dello psichiatra Fausto Russo sulle trappole del pensiero e del Prof. Franco Rotella. Di costui una voce recitante ha letto la presentazione fatta dal poeta e critico d’arte Luigi Ammendola nel 1968, mentre lo stesso Prof. Rotella ha poi rievocato il pensiero e l’arte dell’Ammendola. Nella quarta Sessione conclusiva, presieduta dal Prof. Rotella, ci sono stati gl’interventi del poeta Umberto De Angelis sulla poetica breve, della scrittrice Prof.ssa Grazia Ferrara che ha analizzato il senso profondo della favola di Eros e Psiche, del giovanissimo poeta Alessandro Lutman che ha parlato della funzione terapeutica della poesia. Molti gli interventi nel corso delle varie sessioni, fra cui quello del Prof. Michele Natale che, attraverso un excursus storico-sociologico, ha offerto lo spunto a interessanti riflessioni antropologiche ed etico-politiche. Il XII Seminario CISAT è stato da tutti i convenuti ritenuto molto interessante per gl’interventi variegati e approfonditi che hanno toccato sapere e creatività nei diversi aspetti, e sempre con una qualità alta. Nella foto da sinistra: Franco Rotella, Antonietta Benagiano, Sergio Perini,Roberto Pasanisi, Giovanni Teresi, Sonia Tabib.

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