Unioni LGBT negli Stati Uniti, ANDDOS elogia la Corte Suprema



I matrimoni LGBT sono legali in tutti gli Stati Uniti. Lo ha deciso oggi la Corte Suprema, con una sentenza a dir poco storica che segna un cambiamento forte della società americana. Come era già accaduto per l’aborto, anche nel caso delle unioni omosessuali sono stati i giudici a dover dire l’ultima parola.


Dopo oltre un mese di attesa, dunque, la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha detto sì: il matrimonio egualitario è legale in tutti gli USA e nessuno Stato potrà più vietarlo.


L’Associazione Italiana Nazionale ANDDOS accoglie con soddisfazione la decisione dei giudici, auspicando che possa essere da traino anche per una nazione come l’Italia, ancora troppo ostruzionista ed in ritardo su questo tema.


La decisione della Corte Suprema americana mette la parola fine al dibattito e ai tentennamenti sul matrimonio egualitario negli Stati Uniti afferma il presidente nazionale Mario Marco Canale – e mostra con chiarezza che anche una società complessa come quella americana, con diverse culture e sensibilità, è in grado di interpretare la questione del matrimonio egualitario come un grande tema di uguaglianza civile di tutti i cittadini di fronte alla legge, un tema che, secondo i giudici americani, investe direttamente il diritto alla libertà individuale e alla ricerca della felicità sanciti dalla Costituzione d'oltre oceano. Da oggi, quindi, è ancora più chiaro che la questione dei diritti delle persone LGBTI non può più essere considerata una “questione etica”, come ancora dice qualcuno anche in Italia, ma è un tema che riguarda invece diritti umani universali da quale si misura il grado di democrazia di un Paese.


In Italia non ci sono davvero più scuse, ora, per perdersi in ostruzionismi inutili sul ddl sulle unioni civili. Ci auguriamo che le istituzioni, ciascuna nelle proprie prerogative, si adoperino per concludere l'iter della legge in Senato entro il mese di luglio”.


Questa sentenza della Corte Suprema può rappresentare un punto di partenza e di dialogo per tutti coloro i quali abbiano il coraggio e l'ambizione di superare i pregiudizi, di contrastare le discriminazioni, anche valicando i confini degli schieramenti e delle ideologie politiche, per un unico obiettivo di civiltà giuridica e sociale.

Marco Tosarello

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