IL PUNTO di Marco Zacchera

IL PUNTO

n. 543 del 26 giugno 2015

di Marco Zacchera

(mi trovi su marco.zacchera@libero.it )

SOMMARIO: FOGNATURE ROMANE – FAMILY DAY – FATTA LA LEGGE, TROVATO L’INGANNO – INTERCETTAZIONI USA – ALLEGATO “AGRICOLO”

LE FOGNE DI MARINO

”Quelli di destra tornino nelle fogne da cui sono venuti” Questo il forbito intervento del sindaco Ignazio Marino al festival dell’Unità di Roma, domenica scorsa, applaudito dalle sue “truppe cammellate” -la definizione è del premier Renzi – ivi convenute (o precettate).

Sono seguite giovedì le scuse in consiglio comunale solo per ritrovare un minimo di compattezza e quindi chiedere di assegnare a Roma i giochi olimpici del 2024.

Credo non vadano sottaciute né minimizzate le gravi e pesanti responsabilità della destra (meglio: di alcune singole persone che purtroppo hanno gravitato anche a destra) quando a Roma – dopo decenni di giunte di sinistra – ci fu la possibilità di dirigere una città già palesemente ingovernabile e dove la stessa sinistra (particolare che si tende a trascurare) aveva organizzato, oliato e collaudato nei decenni un sistema di sprechi, di mafia e di potere ben prima dell’arrivo di Alemanno.

Giungere comunque oggi agli insulti di Marino mette sgomento e ribrezzo.

Nessuno dei “potenti” ha ovviamente battuto ciglio (Marino non è Salvini!) per un lessico che esprime volgarità ma soprattutto incapacità, arroganza, e un odio che dovrebbe far meditare.

Arroganza perché Marino sembra attaccato alla sua poltrona come un naufrago alla zattera nonostante il pesante coinvolgimento di suoi diretti collaboratori nel malaffare e sorretto da una parte del PD che non ha il coraggio di ammettere le proprie evidenti collusioni ed incapacità. Corruzione diffusa, con i soldi delle cooperative-canaglia che sono serviti a pagare gli stipendi dei dipendenti della federazione PD e l’arroganza di un sindaco che si sente un Padreterno senza un minimo di umiltà, tanto che annuncia “governerò fino al 2023!” il che appare un po’ dubbio visto la compatta opposizione dei romani che – come da sondaggi – decisamente non lo amavano prima e oggi lo detestano in larga maggioranza.

Nelle fogne di Marino, comunque, ci restano tutti quegli stessi romani visto come sono governati e purtroppo ci stiamo anche tutti noi, italiani impietriti a leggere ogni giorno le nefandezze, le ingiustizie, gli sprechi, i furti, le porcherie di una amministrazione comunale che danneggia tutti, non solo i cittadini dell’Urbe e dove la fantasia per rubare supera l’immaginazione..

Cosa ci vuole per cambiare le cose? Forse una giunta militare, il coprifuoco, il triplicamento delle pene? Intanto un azzeramento generale, ma non solo del sindaco quanto piuttosto di tutti i benefici ingiusti, le relative coperture sindacali, i dipendenti nullafacenti, gli affitti ridicoli, gli sprechi paurosi dell’amministrazione capitolina dove non cambia mai niente.

Stupisce tra l’altro che a dover proporre se cacciare o meno Marino (che a Roma comunque governa già da oltre due anni e dovrebbe assumersi da tempo le proprie dirette responsabilità) sia proprio il prefetto Gabrielli, ovvero la stessa persona che tutti intuiscono verrebbe nominato commissario, in una clamorosa confusione di ruoli. Eppure il disonorante commissariamento per inquinamento da malaffare è necessario e rinviarlo significa solo diffondere le metastasi.

Intanto, sulle “fogne” e le altre volgari esternazioni di Marino, non uno del PD che abbia avuto il coraggio di commentare e prendere le dovute distanze: una prova di più di collusione e corresponsabilità. Con questi presupposti immaginatevi di organizzare a Roma – come chiede Marino – le Olimpiadi del 2024!

“FAMILY DAY”

Rispetto le opinioni di tutti e ovviamente il diritto degli omosessuali a vivere le proprie inclinazioni di vita. Trovo quindi giusto che venga regolarizzata e riconosciuta anche una loro unione stabile con reciproci diritti e doveri, ma non capisco perché se un “Gay Pride” fa notizia sempre in positivo si debba considerare invece “provocazione” una allegra e serena riunione di famiglie “normali” (ovvero eterosessuali) che in centinaia di migliaia si sono ritrovate a Roma sabato scorso per sottolineare l’importanza sociale, economica e politica della famiglia naturale.

Un appuntamento visto con preconcetto sospetto dalla stampa “chic” e dalla sinistra alla ricerca del pettegolezzo o del particolare pur di parlarne male, oppure esprimendo derisione come quella manifestata dall’on.le Scalfarotto del PD (che già con il suo cognome mi richiama alla memoria un nefasto Presidente, il che mi fa venire il prurito), un “democratico” di nome ma evidentemente non di fatto.

Se i gay hanno e devono avere i loro diritti e la libertà di manifestare io credo di avere anche il diritto di dire che – per esempio – non sono raccordo con le adozioni di minori in famiglie omosessuali perché i “figli” sono persone terze ai genitori e dovrebbero comunque avere pure loro il diritto di esprimere un loro parere, che potrebbe non essere identico a quello dei “genitori” adottivi, più o meno “naturali”.

Non capisco anche perchè la CEI debba prendere le distanze “non dai contenuti ma dalla forma” dall’iniziativa: in Piazza San Giovanni c’era un’Italia pulita, serena, non solo confessionale, ma libera è che – vivaddio – avrà pure il diritto di ritrovarsi e di farsi contare, scoprendo tra l’altro di essere la larga maggioranza della gente comune. Finalmente!

FATTA LA LEGGE TROVATO L’INGANNO

Per la legge Severino Vincenzo De Luca, il neo-governatore PD della Campania, non può assumere il suo ruolo, ma poiché in Italia “fatta la legge trovato l’inganno” e soprattutto perché De Luca è dello stesso partito di Renzi ecco come si procederà (i virgolettati sono tutte parole del premier).

“La presidenza del consiglio richiederà ai ministri interessati un parere sul presidente della Campania per il quale intendiamo procedere alla sospensione, ma nello stesso tempo vogliamo garantire il diritto al consiglio regionale di costituirsi” (“costituirsi” vorrebbe dire funzionare, non “costituirsi” ad una caserma dei carabinieri, come in molti riterrebbero utile – ndr). “Aspettiamo quindi che i ministri competenti esprimano un parere e che l’Avvocatura di Stato ci dica come procedere. Solo a quel punto verificheremo quindi quando dovrà scattare la sospensione, io sono pronto a firmare quando mi diranno che è il momento di farlo”.

Quindi il consiglio regionale si riunisce, nomina la giunta, De Luca nominerà con calma un suo vice-presidente di fiducia cui – una volta sospeso – assegnerà formalmente l’incarico di presidente continuando concretamente a fare quello che vuole neppure da dietro le quinte, ma alla luce del sole, come gli allenatori di calcio che – se squalificati – urlano da dietro la rete anziché dalla panchina o stanno in tribuna con il telefonino dando gli ordini al pupazzo in panchina.

Piccolo particolare: Renzi è anche ministro degli affari regionali e quindi si presume che per darsi un parere – profondamente meditato, beninteso – si riguarderà allo specchio: ci metterà molto tempo a decidere?

D'altronde lo stesso metodo si usa per le sentenze scomode: se la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del blocco delle pensioni il governo ha risposto concedendo solo il 12% di quanto stabilito dalla Corte, non rispettando quindi la sentenza per l’88%. …Ma è tutto ok.

La NSA americana negli anni scorsi ha intercettato a lungo prima la Merkel ma anche – si apprende solo ora – i presidenti francesi i quali, da Sarkozy a Hollande, non avranno fatto mancare, tra una trattativa politica e l’altra, anche succulenti ed intriganti storie piccanti ai “grandi orecchi” statunitensi.

E i premier italiani? Non pervenuti: o non valeva la pena di intercettarli oppure intercettarli non fa più neppure notizia.

Allegato : A PROPOSITO DI CIBO

La visita di EXPO è una grande kermesse internazionale (che peraltro non sta portando a quei risultati auspicati in termini di afflussi turistici, come AMPIAMENTE previsto) ma concretamente sfiora soltanto il tema ufficiale ovvero “nutrire il pianeta”. Interessante – e lo propongo in allegato – un articolo tratto da “Agricolture” segnalato e scritto dall’amico e lettore dr. Giuseppe Sarasso, agronomo di provata serietà.

AI LETTORI – ATTENZIONE !

Nelle scorse settimane ho ricevuto molte segnalazioni di lettori de IL PUNTO che a volte, improvvisamente, non lo ricevono più e senza capirne il motivo. Se questo capitasse in futuro anche a voi e siete invece interessati alla sua lettura per favore comunicatemelo per poter effettuare i dovuti controlli ed eventualmente reinserire il vostro indirizzo.

A VOLTE “IL PUNTO” ARRIVA REGOLARMENTE MA FINISCE AUTOMATICAMENTE NELLE VOSTRE “SPAM” O IN UNA NUOVA CARTELLA “OFFERTE COMMERCIALI” E DA LI’ VA TOLTO SENZA NECESSITA’ DI UN NUOVO INVIO.

Grazie della amicizia e della collaborazione mentre mi scuso per i disguidi, ricordando che IL PUNTO – dal giorno successivo alla sua pubblicazione settimanale – è comunque sempre riprodotto anche sul mio sito www.marcozacchera.it

Buona settimana !

MARCO ZACCHERA

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