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SIAAIC – ORTICARIA: NE SOFFRE UNO SU CINQUE, SOPRATUTTO DONNE E FASCIA D’ETA’ 35/45. 2% I CASI CRONICI. 25% GUARISCE SPONTANEAMENTE. LE NOVITA’ DAGLI SPECIALISTI

Secondo recenti studi l'orticaria cronica guarisce spontaneamente nell'arco di un anno nel 25% dei casi, dura da 1 anno a 5 anni nel 60% dei casi e persiste per oltre i 5 anni nel 15% dei casi.

Un soggetto su 5 almeno una volta nella sua vita ha riportato un episodio di orticaria acuta. L'orticaria cronica, meno frequente delle forme acute, è presente, secondo alcuni studi nel 2% circa della popolazione generale. L'orticaria, inoltre,colpisce maggiormente il sesso femminile e la fascia di età che va dai 35 ai 45 anni. Ci sono forme più o meno gravi di orticaria: quelle più gravi sono rappresentate da un maggior numero di pomfi, da un prurito più intenso, dalla presenza anche di angioedema soprattutto se questo è presente a livello di vie aeree o a livello intestinale.

IL CONGRESSO – Si è discusso di orticaria e di nuove modalità nella relativa classificazione durante l'ottava edizione del Congresso Biological therapies in medicine, che si è avuto dal 28 al 30 maggio a Ischia, presieduto dal Prof. Amato de Paulis. Durante l'evento sono state illustrate ai partecipanti le più recenti linee guida nella diagnosi, prevenzione e trattamento di diverse patologie autoimmuni ed allergiche. Ma sono stati anche trattati temi relativi ai percorsi diagnostico-terapeutici delle principali patologie allergiche quali asma grave, rinite, angioedema e dermatite atopica, affrontandone gli aspetti salienti e specificandone le nuove terapie.

“Quelle biologiche sono terapie innovative che permettono di ottenere ottimi risultati – spiega il Prof. Amato de Paulis, Professore di medicina interna del Dipartimento di Scienze mediche traslazionali di Napoli e membro del direttivo della SIAAIC, Società Italiana Allergologia, Asma e Immunologia Clinica – tramite meccanismi immunologici: con queste nuove modalità possiamo approcciare a diverse patologie umane. Come l'angioedema ereditario, per il quale esiste un farmaco apposito, o l'orticaria cronica, il cui farmaco sarà presto sul mercato. Ma si parlerà anche delle diverse possibilità di somministrazione, nonché degli alti costi degli stessi. Nell'anno dell'Expo spazio anche all'alimentazione e cibo e alle terapie che riguardano le relative problematiche, ma anche ai nuovi presidi terapeutici per contrastare la fibrosi polmonare, malattia molto grave le cui condizioni di vita sono particolarmente gravose per tutti i pazienti. Come nelle precedenti edizioni ampio spazio sarà dato ai temi del doping e della medicalizzazione dei calciatori, con la presenza di autorevoli esponenti della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio)”.

COS'E' L'ORTICARIA – L'orticaria è una malattia che si presenta con pomfi o con angioedema oppure con entrambi. il pomfo è paragonabile ad una puntura di insetto ossia è caratterizzato da un rilievo di colore rosso-roseo che si accompagna a prurito e che si risolve nel giro di qualche ora. Solitamente il pomfi interessano gran parte della pelle. L'angioedema è un pomfo più profondo che ha una più lunga durata, si accompagna a senso di tensione o dolore e che si risolve nel giro di qualche giorno. L'angioedema interessa la pelle ma anche le mucose del labbro, delle vie aeree superiori dando luogo a senso di soffocamento e del tratto intestinale dando luogo a dolori addominali.

LA NOVITA' – “L'orticaria è acuta se le manifestazioni cliniche si risolvono nell'arco delle 6 settimane – spiega il Prof. Eustachio Nettis, docente universitario di Bari e membro SIAAIC – L'orticaria si definisce cronica se i sintomi perdurano per oltre le sei settimane. La novità della classificazione dell'orticaria sta nel fatto che le orticaria croniche sono state suddivise in due soli sottotipi, esemplificando le classificazioni precedenti: l'orticaria cronica spontanea spesso legata a cause sconosciute in cui le manifestazioni insorgono spontaneamente cioè senza stimoli apparenti e le orticarie croniche inducibili in cui i sintomi sono indotti da stimoli fisici, chimici o ambientali ad esempio il freddo, il caldo, la luce solare, l'acqua, le vibrazioni, lo sforzo fisico, lo sfregamento e la pressione sulla pelle”.

I DATI – “E' stato riportato che un soggetto su 5 almeno una volta nella sua vita ha riportato un episodio di orticaria acuta. L'orticaria cronica, meno frequente delle forme acute, è presente, secondo alcuni studi nel 2% circa della popolazione generale. L'orticaria, inoltre, colpisce maggiormente il sesso femminile e la fascia di età che va dai 35 ai 45 anni. Ci sono forme più o meno gravi: quelle più gravi sono rappresentate da un maggior numero di pomfi, da un prurito più intenso, dalla presenza anche di angioedema soprattutto se questo è presente a livello di vie aeree o a livello intestinale”.

“Fortunatamente le forme croniche – prosegue il Prof. Nettis – sono autolimitanti nel senso che guariscono spontaneamente anche se la durata può variare da mesi fino anche a molti anni. Tuttavia secondo recenti studi l'orticaria cronica guarisce spontaneamente nell'arco di un anno nel 25% dei casi, dura da 1 anno a 5 anni nel 60% dei casi e persiste per oltre i 5 anni nel 15% dei casi. Nel 40-45% dei casi di orticaria cronica spontanea di cui spesso non si riesce a stabilire la causa riducendo in questi pazienti la qualità della vità che è stato dimostrato essere paragonabile alla qualità della vita di un paziente che ha avuto una ischemia cardiaca, sembra che si formino autoanticorpi che sono responsabili delle manifestazioni cliniche. Queste forme di orticaria cronica spontanea cosiddette autoimmuni in cui si formano questi autoanticorpi sono più durature e più difficilmente trattabili con le terapie convenzionali”.

Francesco Salvatore Cagnazzo
Studio Diessecom
3921105394

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