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Charlie Charlie Challenge. Il diavolo non c’entra. C’entra solo la stupidità 

«Perché dico di non giocare con qualcosa del genere anche se non credi in Dio? Perché il desiderio del “più che umano” che ciascuno di noi ha dentro di sé non merita di essere turlupinato da due matite e da Charlie. A me questo mette paura. Che il demonio vinca così, non con gli zoccoli e la puzza di zolfo ma con due matite e un social, mi spaventa. I demoni, per chi ci crede, sono degli esseri pericolosissimi». Questo scrive il prete e scrittore Mauro Leonardi su L’Uffington Post del 29 maggio, riguardo a Charlie Charlie Challenge, il gioco delle due matite, una in bilico sull’altra, la sorta di seduta spiritica che spopola sul web. Ha ragione, il sacerdote, riguardo al “più che umano” che non merita di essere turlupinato da due matite e da Charlie. Ma fa davvero sorridere il suo timore del pericolosissimo diavoletto che potrebbe vincere approfittando di due matite e un social. Padronissimi tutti di credere nel diavolo, ma almeno vogliamo credere in un diavolo serio? Vi pare che il potente spirito malvagio che avrebbe osato tentare il Figlio di Dio, avrebbe ora bisogno di un giochino per impossessarsi del cuore e della mente di una persona? E dove sono gli indemoniati dopo avere invocato Charlie? Al più qualche ragazzina sciocchina è finita all’ospedale per la gran paura nel veder muoversi la matita in bilico. Ragazzine sciocchine perché non sfidate Charlie a spostare un oggetto pesante e non in bilico? Tranquilli tutti, ché il diavolo non c’entra. C’entra solo la stupidità.

Attilio Doni

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