Riguardo all’infermiere Giulio Murolo, autore della strage a Napoli, la neuropsichiatra Annamaria Nazzaro, della Asl Roma F. ha dichiarato: “Una «personalità psicotica scissa, con delirio di onnipotenza espresso nella possibilità di determinare la vita degli altri… La personalità scissa nel suo caso si esprime in un io 'buono' come un medico che in 'camera operatoria assiste i pazienti e li cura e un io 'cattivo', con una passione maniacale per le armi… La passione per la caccia non c'entra, qui non si tratta di un cacciatore, ma di un cecchino, che abbatte i passanti con un tiro al bersaglio… Con la passione ossessiva per le armi che gli hanno trovato in casa andava perfezionando la sua mania di distruzione, poi esplosa ieri».
Per fortuna i miei due “io”, quello buono e quello cattivo, non sono scissi. Solo che quello buono è prepotente e con inaudita cattiveria tiene sottomesso quello cattivo. Il cattivo vorrebbe riempire la casa di coltelli, fucili, pistole e mitragliatori, ma quello buono non gli permette di acquistare neppure un temperino, anche perché le armi gli fanno paura, sa che sono strumenti di morte e anche se gliele regalassero, le belle armi lucenti, lui, il mio “io” buono, non le vorrebbe. Niente armi in casa, neppure sotto il letto. Il mio “io” cattivo si divertirebbe un mondo a sparare pallini di piombo sugli uccelli ed altri animaletti, a vederli stramazzare al suolo. Una vera passione. Ma niente, qual prepotente del mio “io” buono, incapace di tirare il collo persino ad una gallina, dice a quello cattivo: “Niente caccia, amico mio, ché oggi passi il tempo ad uccidere animaletti per divertimento, e domani, se dovessi per puro caso scinderti da me, liberarti dalla mia oppressione, chi mi assicura che non cominci ad uccidere le persone per rabbia?”.
Attilio Doni
