Epidemia di morbillo nella regione dell’Alsazia, Francia

Un'epidemia di morbillo che coinvolge 67 pazienti è stata segnalata nella regione dell'Alsazia, dalle autorità sanitarie francesi. Il primo caso, uno studente di una scuola privata antroposofica, molto probabilmente è stato infettato da un membro della sua famiglia per il quale sarebbe stato confermato di aver preso il morbillo, durante una gita scolastica a Berlino.Infatti, una grande epidemia di morbillo grande è in corso a Berlino dall’ottobre 2014 con più di 1100 casi segnalati fino allo scorso 22 aprile 2015. L'età media di tutti i casi è di 15 anni (anche se i casi vanno dai 2 ai 23 anni) e oltre il 58 % di loro frequentano una scuola privata antroposofica nella regione dell'Alsazia. La copertura delle vaccinazione antimorbillo in Francia è bassa, il 67 %, e considerando le gite scolastiche che sono iniziate in Alsazia dal 25 aprile, il focolaio può diffondersi in altre regioni francesi o oltre il confine.Focolai di morbillo continuano a manifestarsi in Europa a causa delle basse coperture di vaccinazione in alcuni paesi ed anche perché vi sono gruppi di popolazione di persone sensibili non vaccinate sotto-immunizzate.I dati dell’eurosorveglianza dell'ECDC mostrano che negli ultimi 12 mesi (marzo 2014 a febbraio 2015), sono stati segnalati 3700 morbillo casi da 30 paesi dell'UE; nella sola Francia ben 203 casi sono stati segnalati nello stesso periodo.Il morbillo, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è spesso considerata una malattia lieve ma che in realtà può essere fatale per le complicazioni che può portare. È estremamente contagiosa; si stima che il 90 % delle persone non immuni, esposte a una persona infetta contrarrà la malattia. Una persona con il morbillo può ulteriormente infettare persone non immuni.La vaccinazione risulta essere l'unico efficace misura preventiva contro il morbillo. Per controllare le epidemie di morbillo, le misure devono essere attuate in tutti i paesi colpiti, soprattutto attraverso l’identificazione e la fornitura d’immunizzazione per gruppi ad alto rischio per migliorare la copertura della vaccinazione. In tutti i paesi dell'UE è necessario mantenere almeno il 95% copertura di vaccinazione antimorbillo per prevenire future epidemie.

Lecce, 14 maggio 2015

Giovanni D’AGATA

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