Nel 1919 venne fondato il Consorzio di credito per le opere pubbliche (CREDIOP) con l’obiettivo di utilizzare il risparmio nazionale per il finanziamento e la realizzazione delle infrastrutture e delle opere pubbliche necessarie allo sviluppo del nostro Paese.
L’istituto di credito ha vissuto nel tempo radicali trasformazioni. Nel 1961 l’ente iniziò a effettuare interventi speciali a favore del Ministero del tesoro.
Nel 1981 incorporò l’Istituto di credito per le imprese di pubblica utilità (ICIPU) allargando in tal modo la sua operatività.
Nel 1992 si trasformò in società per azioni, secondo quanto stabilito dalla legge Amato, per poi entrare a far parte,nel 1999, del gruppo franco- belga Dexia che ne detiene oggi il 70% del capitale sociale.
Dal 2000 è partecipato pariteticamente, per il restante 30%, da un pool di banche italiane(Banca popolare dell’Emilia Romagna,Banca popolare di Milano e Banco popolare) agendo principalmente nell’ambito del finanziamento ad amministrazioni pubbliche locali e territoriali e ad altri enti, impegnati nel settore delle grandi opere,delle infrastrutture e dello sviluppo ecosostenibile.
Il CREDIOP fu la prima risposta organica,nell’ambito del finanziamento delle opere pubbliche, alla mancanza di articolazione del sistema bancario.
Con l’istituzione del CREDIOP si mise in pratica il principio della specializzazione del credito.
L’ente fu concepito per agevolare lo smobilizzo delle aziende di credito. Nel suo modus operandi era implicita una rilevante innovazione tecnica:quella di eliminare la stretta corrispondenza,allora caratteristica delle operazioni di credito fondiario,tra erogazione del mutuo e collocamento delle obbligazioni sul mercato.
La creazione dell’ICIPU nel 1924 e dell’Istituto di credito navale nel 1928, enti gestiti in sostanza dal CREDIOP,rispose alla stessa logica che aveva presieduto alla formazione del CREDIOP stesso:smobilizzo,distinzione fra credito a breve e credito a lungo termine,collaborazione fra enti operanti nel breve e nel lungo termine,diffusione di obbligazioni.
Lo strumento giuridico dei nuovi enti a garanzia dei propri crediti fu l’ipoteca.
Il CREDIOP,pur essendo stato creato in forza di provvedimenti governativi e con apporti di capitale essenzialmente da parte di enti pubblici,operava mediante una molteplicità di raccordi con altre istituzioni creditizie,pubbliche e private, e fondava la sua ragion d’essere sulla fiducia che il mercato gli accordava.
Si inseriva nel mercato,ampliandone altresì il ruolo,quale elemento essenziale per la raccolta di capitali a medio e a lungo termine.
L’autonomia rispetto agli enti partecipanti dava modo al CREDIOP di muoversi con agilità senza tutti quei vincoli che ne avrebbero ritardato o frustrato le finalità.
La struttura organizzativa e le procedure di decisione furono concepite in modo da consentire flessibilità e prontezza di intervento,secondo schemi simili a quello delle società per azioni.