“Dov’è andata la musica” è il nuovo album di Dodi Battaglia

Milano. “Dov’è andata la musica” é il nuovo album da solista di Dodi Battaglia dei Pooh, con la partecipazione di Tommy Emmanuel.

L’album, disponibile anche in digital download e sulle piattaforme streaming, nasce dalla collaborazione di Dodi con Tommy Emmanuel, riconosciuto a livello mondiale come il miglior chitarrista fingerstyle (le corde della chitarra vengono pizzicate direttamente con le dita), ed è composto da otto brani cantati e quattro strumentali, in bilico tra diversi generi musicali. L’unione artistica tra i due chitarristi ha dato vita ad un album innovativo e dal sound internazionale, registrato tra l’Italia e gli Stati Uniti.

L’album “Dov’è andata la musica” è stato anticipato dal singolo “Grazie” e il video è visibile al link www.youtube.com/watch?v=qBIJnN6d0tU.

“Questo brano l’ho scelto come apripista di questo progetto che ha varie sfaccettature, dal pop al rock, dal prog all'etnico, ma è anche quello che racchiude in se tutte queste atmosfere – ha raccontato Dodi – Mi è sembrato molto bello, all'alba di un compleanno importante, scrivere un brano in cui ringrazio la vita, la buona sorte, il pubblico e tutti coloro che mi hanno aiutato ad arrivare fino alla realizzazione di questo disco”.

In “Tu resti qui” Dodi Battaglia ha affrontato il problema della violenza sulle donne.

“Nel testo ho voluto trattare un argomento che purtroppo ultimamente è sotto gli occhi di tutti: quello della violenza sulle donne, dello stalking – ha osservato – In questo brano, volutamente duro e dalla musica molto rock, il protagonista dice che tu lo sai come sono fatto, fermami prima che abbia qualche reazione violenta a mia volta. Questa canzone è un tributo che volevo fare alle donne spesso indifese e fatte oggetto di violenza da chi non oso definire uomo, ma solo vigliacco e coniglio”.

“Dov’è andata la musica” è la domanda che si fanno Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel.

“È bello che due musicisti, che hanno calcato i più grandi palcoscenici del mondo, si facciano questa domanda – spiega Dodi – In realtà in questa domanda c'è anche un pò di risposta, nel senso che rimandano all'ascolto del disco. C'è all'interno una storia tra due persone che magari dopo un pò di tempo si trovano a chiedersi dov'è andata la loro di musica; cioè la complicità, la comprensione, l'affetto, l'armonia insomma. Ma nonostante questo rimane un brano con matrice rock come del resto la maggior parte del disco”.

“Significativo il testo di “Streghetta”.

“Non lasciatevi ingannare dal titolo ammiccante e simpatico – ha ammesso – In realtà è un brano molto energico e rock su una di quelle ventenni che si vede spesso in giro, che magari ha tatuaggi e ostentano atteggiamenti disinvolti: si tratta di una ragazza dolcissima, sensibile e perbene: ho voluto tracciare così un filo conduttore tra le ragazze della mia generazione, che magari venivano guardate male solo perché indossavano una minigonna, e quelle di oggi per confermare che, nonostante le apparenze, si può conservare una profondità e una pulizia tali da prenderti il cuore”.

In chiusura dell’album c’è la strumentale “Vale”.

“È il brano che ho scritto per l'amico fraterno Valerio Negrini scomparso più di due anni fa – ha accennato – Quando ho scritto questa musica per Valerio erano due le sensazioni che volevo trasmettere. La prima è quella di serenità, perché credo che una persona sensibile e profonda come Valerio non abbia avuto certamente una vita ‘spensierata’. La seconda è quella di forza perché Valerio, se pur mite e buono di animo, è sempre stato una persona forte. Ecco il motivo del titolo: perchè Valerio è, e non era, uno che vale. Spero che ascoltando il brano, tra l'altro riarrangiato per dare il giusto spazio al grande Tommy Emmanuel, si riesca a cogliere le emozioni che ho cercato di raccontare in questa musica”.

Franco Gigante

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