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Il 22 marzo le nazioni unite celebrano la Giornata internazionale dell’Acqua…

“Acqua, la cercano su Marte, la cercano su Venere e dove ce n’è tanta la inquinano e la rendono inutilizzabile…” Così scrivevo qualche anno fa in un articolo in cui denunciavo i modi disastrosi in cui viene gestita la risorsa vitale “Acqua”.. che pur non aumentando né decrescendo sin da quando il pianeta ospita la vita.. viene ridotta sempre più nella sua forma utilizzabile.

Ovvero: l’acqua non manca quel che manca è l’acqua potabile.. Ed è con questo meccanismo diabolico che le multinazionali si preparano a sfruttare l’oro blu.. l’elemento di cui nessun essere umano e vivente può fare a meno…

Ed anche in Italia (grazie a renzie) malgrado il referendum, in modi striscianti la privatizzazione procede.. sia nella distribuzione idrica cittadina che in forma di nuove licenze minerarie per acqua imbottigliata. E crescono sempre più le tariffe dell’acqua pubblica, per le strutture elefantiache di sottogoverno che ci mangiano ed in seguito allo sfruttamento inconsiderato delle falde e delle sorgenti che sono ancora potabili. L'acqua diminuisce ed il prezzo aumenta.

Ma la diminuzione del liquido, come detto sopra, non è reale… quel che scarseggia è la quantità di acqua pulita. Le falde superficiali sono contaminate dall'inquinamento: discariche, concimi chimici, polluzione atmosferica, diserbanti, deiezioni animali ed umane, scorie nucleari, etc. etc.

Si arriverà al punto che l’acqua potabile residua sarà talmente poca che per forza di cose sarà venduta a peso d’oro… dalle grandi multinazionali che si sono accaparrate le ultime risorse idriche. Vedere al proposito le recenti affermazioni della Nestlè, uno dei colossi nel settore.

Se non si opera immediatamente per il riuso delle acque bianche, per la depurazione delle nere e per il risparmio idrico.. quel momento si avvicinerà sempre più.. in barba alla volontà popolare che ha stabilito che l’acqua è un bene comune.

Tra l’altro anche a livello geo-politico i nuovi giacimenti più ricercati (fonte di ricchezza futura) non sono più quelli del petrolio, gas o minerali.. bensì quelli dell’acqua… ed a mano a mano che si scende in profondità (nelle falde profonde) l'inquinamento scenderà anch'esso ed alla fine l'acqua buona sarà veramente troppo poca per garantire la sopravvivenza della vita sul pianeta…

Paolo D’Arpini

Rete Bioregionale Italiana – Via Mazzini 27 Treia (Mc)

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