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Borgia, il sindaco Fusto: dall’opposizione neanche l’ombra di una proposta seria concreta e realizzabile per lo sviluppo della cittadina …

Ancora una volta, in questi ultimi giorni, l'opposizione ha perso l'occasione per formulare – sempre che ne abbia voglia e capacità – serie e concrete proposte di sviluppo per la città. Al contrario sulla stampa ancora leggiamo solo dichiarazioni che nulla hanno minimamente a che vedere con l'intenzione di contribuire a risolvere le problematiche cittadine, anzi!

Dall’opposizione, solo uso strumentale e distorto di talune frasi o parole, quest’ultime artatamente astratte dal contesto della frase in cui sono state pronunciate, all’evidente scopo creare confusione, insinuare dubbi e fare disinformazione…

Nulla sembra andar bene a questi signori – neanche quando si fa ciò che hanno espressamente richiesto – che affermano, contemporaneamente, tutto e il contrario di tutto.

In occasione dell’ultimo consiglio comunale – quello straordinario tenutosi proprio per espressa richiesta della minoranza consiliare – ad esempio, in apertura di seduta il presidente del consiglio ha letto un documento fatto pervenire dal consigliere di minoranza Giovanni Maiolo, assente, che lamentava alla presidenza la convocazione del consiglio con troppa solerzia e di mattina. A ciò, lo stesso presidente davanti a tutti ha replicato, evidenziando come obiettivo del suo attivarsi con la massima sollecitudine possibile – senza peraltro tener conto dei possibili 20 giorni previsti dallo statuto – era proprio quello di tutelare le prerogative della minoranza consiliare. Lo stesso presidente ha inoltre spiegato di aver fissato una seduta antimeridiana al solo scopo di garantire – qualora ve ne fosse stato bisogno– l’accesso a tutti i documenti custoditi nei vari uffici comunali.

Ovviamente, dette rimostranze del consigliere Maiuolo, all’intero Consiglio sono apparse del tutto fuori luogo.

Il consigliere Tavano, dal canto suo, prima in quella stessa seduta consiliare e poi attraverso una parte della stampa, ha sostenuto che nel tempo l’amministrazione di Borgia non poteva non sapere dell’esistenza di vincoli inibitori ed ha chiesto perché nella seduta del 29 luglio 2013 la maggioranza ha votato la sdemanializzazione del terreno. Ha sostenuto ancora, lo stesso consigliere, che la multa superiore ad 1 milione di euro comminata dalla forestale alla Sirim, doveva essere usata nell’aula del Tar contro la suddetta società. Infine ha sostenuto che le delibere 10 e 11 2014 siano state volute dall’opposizione.

In queste affermazioni, ancora tante inesattezze e disinformazione. Di seguito alcuni esempi.

Quando Tavano parla della delibera 29/2013, che ripetiamo adesso non esiste più, contrariamente a quanto afferma il Consigliere, con quel provvedimento non si sdemanializzava nulla, perchè secondo la vigente legge regionale tale competenza amministrativa spetta solo al Comune di San Floro. Piuttosto, tale delibera ha avviato l’iter amministrativo conclusosi con il decreto del dirigente regionale del settore Agricoltura che attesta l’esistenza del suddetto vincolo. In sintesi a Borgia si decideva di inoltrare istanza alla Regione Calabria per chiedere come ci si sarebbe dovuti comportare, sapendo che tutte le carte erano state vagliate dalla Commissione d’accesso prima, dalla Magistratura dopo e dai Commissari ancora dopo.

E se nessuno aveva intravisto niente di irregolare come si poteva immaginare il contrario!!!

Quindi il consigliere Tavano, dimentica, o peggio mente sapendo di mentire, che sulla questione c’era stata un’attività istruttoria della Regione Calabria, non del comune di Borgia.

Ancora al consigliere sfugge (?!?) che quando l’area è stata dissequestrata, con nota del 27 settembre 2012, la Sirim ha comunicato ai Commissari (che comunque non potevano vigilare perchè prerogativa del Comune di San Floro) che avrebbe ripreso i lavori.

Dunque, durante la gestione Commissariale non solo non si è concluso l’iter di annullamento avviato, verificando quindi se vi fossero i presupposti per la decadenza, ma si è appreso – senza far nulla – che i lavori sarebbero ripresi a breve.

In precedenza, durante il periodo in cui l’area era sotto sequestro penale, il Comandante dei vigili urbani di Borgia, ha solo fatto da custode giudiziario, provvedendo comunque a segnalare sempre e tempestivamente quanto riscontrato in relazione ad ammanchi di materiale legnoso e modifiche all’area.

In merito poi alla sanzione amministrativa che il Corpo Forestale dello Stato ha comminato alla Sirim ed ha trasmesso al Comune di Borgia (agli atti dell’Ufficio Tecnico), poco o nulla riguarda la vertenza TAR poiché essa si riferisce solo ad una multa per aver alterato l’area rimboschita e nulla c’entra con le autorizzazioni a realizzare l’impianto.

Quando Tavano sostiene che è stata l’opposizione a chiedere le delibere 10 e 11 2014 (quelle che hanno posto fine al rapporto di convenzione tra Comune di Borgia e Sirim), Noi rispondiamo che l’opposizione ha presentato delle proposte irricevibili, suggerendo di approvare la rescissione unilaterale del contratto senza evidenziare i motivi. Se avessimo deliberato a favore della revoca unilaterale della convenzione, ciò avrebbe comportato il dover pagare i danni alla Sirim. Il tutto, si, a scapito e spese dei cittadini di Borgia.

L’Amministrazione in carica, al contrario, ha dimostrato che c’erano delle evidenti lacune nelle autorizzazioni che altri Enti, si ribadisce, hanno rilasciato.

Questa Amministrazione Comunale ha sempre confermato la propria contrarietà alle discariche. Lo dimostrano i fatti.

Ricordiamo a quanti lo avessero dimenticato (o fanno volutamente finta di dimenticare) che sin dal suo insediamento, 30 ottobre 2012, quando per strada c’erano cumuli di rifiuti alti quasi tre metri, la nuova Amministrazione ha fortemente voluto, ed attuato nel giro di qualche mese, da febbraio 2013, la raccolta differenziata porta a porta, ed oggi il paese è pulito. Ancora, il 4 dicembre 2013, nella conferenza tenuta presso il Comune di Cortale, il sindaco Fusto ha dichiarato che era contrario a qualsiasi cosa fosse differente dall’isola ecologica.

Infine ma non da meno, tutt’altro, quanto alla interpretazione – a proprio uso e consumo – del vocabolo usato in consiglio comunale, se di espressione poco consona si tratta (per la quale, comunque, mi scuso) essa va contestualizzata agli episodi dello scorso 16 gennaio 2014 e riferita esclusivamente agli atti incivili e indecorosi e mai giustificabili compiuti, per fortuna, da pochi scalmanati.

I cittadini di Borgia, invece, sono delle persone laboriose e per bene. Lo abbiamo sempre detto, quando qualcun altro, attraverso le colonne di un autorevole giornale locale, li additava come mafiosi.

Non spetta ad un comitato garantire l’ordine e la sicurezza delle persone, perché questo non è un compito che possono svolgere. Non bisogna tentare di autoassolversi in questa maniera provando a dimostrare l’estraneità ai fatti verificatisi. Per rispetto della verità e delle persone.

Se il consigliere Tavano, o chi per lui, pensa di continuare in tal modo a confrontarsi politicamente ne prendiamo atto.

Così come prendiamo atto, è bene ripeterlo, che almeno stando ai fatti, né lui né il resto dell’opposizione intende fare la propria parte per lo sviluppo della cittadina. Ciò, non avendo visto, fino ad oggi, l’ombra di una proposta seria. L’opposizione, a quanto pare, crede invece che il gioco del “tanto peggio, tanto meglio” possa portagli consenso.

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