L’Onorevole Giorgia Meloni risponde alle domande di Biagio Maimone, esperto di comunicazione sociale, politica ed economica

Biagio Maimone: Il fronte Salvini-Meloni contro il governo Renzi fa molto parlare ed incute timore nei suoi avversari, in quanto contrapposizione tra sinistra e destra dai toni molto marcati, come da molto tempo non si osservava nello scenario politico italiano. Quali sono le sue riflessioni in merito.

Giorgia Meloni: Noi crediamo che le alleanze vadano costruite sui temi concreti e sulle cose che davvero interessano gli italiani: la battaglia contro un fisco vorace e una burocrazia assurda che soffoca famiglie e imprese, l’assenza di sicurezza e di certezza della pena, il dramma dell’immigrazione incontrollata e la necessità di difenderci dai tagliagole dell’Isis, che a pochi chilometri dalle nostre coste decidono chi deve essere sgozzato e chi deve salire sui gommoni. È su questi temi che abbiamo dato vita con Matteo Salvini ad un fronte anti-Renzi, aperto a tutte quelle forze politiche che vogliono mandare a casa un governo che sta facendo esclusivamente gli interessi dei potenti e delle lobby e non si preoccupa minimamente dei problemi concreti della povera gente. Per questo scenderemo in piazza insieme in piazza il 7 marzo a Venezia in una grande mobilitazione che abbiamo chiamato “Difendiamoci. La difesa è sempre legittima”. L’appuntamento è per le 14.30 alla Stazione Santa Lucia.

Biagio Maimone: Quali sono le prospettive politiche verso le quali intende dirigersi tale alleanza (destra di Salvini e destra di Meloni), a parte l’indirizzo europeo di Marine Le Pen?

Giorgia Meloni: Fratelli d’Italia continuerà per la sua strada: siamo il partito della Nazione e ci battiamo ogni giorno per anteporre l’interesse dell’Italia prima di tutto. Per questo siamo nati nel 2012: quanti più alleati troveremo sulla nostra strada, più sarà facile raggiungere questo obiettivo. E condividiamo molto di quello che dice Marine Le Pen, in particolare quando sostiene che in Europa c’è un nuovo bipolarismo: non più tra destra e sinistra, ma tra alto e basso. I diritti di molti contro gli interessi di pochi. Noi siamo schierati al fianco dei secondi.

Biagio Maimone : La destra, che Lei rappresenta, si connota sempre più per l’impegno teso alla difesa delle classi meno abbienti e delle minoranze “senza voce”, quasi creando una sorta di paradosso rispetto agli impegni che sorreggono la politica della “sinistra”. Come spiega questo capovolgimento delle finalità da parte dei due diversi schieramenti politici?

Giorgia Meloni: Non c’è granché da dire. È da molto tempo che la sinistra ha dimenticato la difesa dei più deboli e si sia schierata dalla parte dei potenti. Cito un caso recente su tutti: è stata Laura Boldrini, esponente di Sel, ad autorizzare la ghigliottina sul decreto legge che svendeva la nostra Banca d’Italia alle banche private. Un provvedimento scandaloso, un vero e proprio atto di alto tradimento nei confronti del popolo italiano. Senza pensare alla nostra battaglia sulle pensioni d’oro: sono stati i partiti di sinistra i primi a bocciare la proposta di legge di Fratelli d'Italia per revocare e per aumentare le pensioni minime e di invalidità.

Biagio Maimone: Come si può realmente salvare l’Italia dalla crisi che sta attraversando, lasciando vivere le conquiste del mondo lavorativo e le certezze che lo hanno finora sorretto?

Giorgia Meloni: Servono decisioni coraggiose e la volontà di cambiare davvero lo status quo. Non serve molto di più. Ma sono due cose che il Governo e la maggioranza che da 3 anni governa l’Italia hanno dimostrato di non avere affatto.

Per Agenparl

Biagio Maimone

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Per Giorgia Meloni

Paolo Quadrozzi

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