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Roma 2013: I ragazzi del Cinema America e "le urgenze" del PD romano

Esistono già varie sentenze del Consiglio di Stato e Tar che dicono che i comuni devono fare gare per affidare propri beni. Anche il Comune di Roma ha fatto un atto di indirizzo in tal senso. Sono 375 gli immobili comunali dati in concessione senza gara. Erano affidati sulla scorta della Delibera Capitolina 26/1995 sul Regolamento per la regolarizzazione e l'assegnazione ad uso sociale di spazi e strutture ascritti al patrimonio di proprietà comunale, e della Delibera Capitolina 202/1996 di modifica alla precedente, che prevedevano un canone agevolato , pari al 20% del canone di mercato, per tutti quegli spazi e strutture ad uso sociale di proprietà del Comune date in assegnazione/concessione a favore dello Stato, enti pubblici e delle associazioni internazionali riconosciute dallo Stato.
Sono trascorsi vent'anni, ma nessuna ricognizione è stata predisposta per verificare:
? Quanti e quali siano gli immobili in questione
? Quanti e quali siano i concessionari in regola con i pagamenti che abbiano conservato i requisiti in base ai quali avevano ottenuto le agevolazioni previste
? Se non sia il caso di revocare tali concessioni in caso di irregolarità.

Tale stato di cose ha generato il perdurare di situazioni di abusivismo ed illegalità molto radicate e diffuse: una per tutte, che si può giudicare paradigmatica di quanto la sinistra, abbia nel passato ma anche nel presente non solo avallato, ma anche sfruttato queste situazioni per il proprio tornaconto politico.
Sto parlando del caso del Circolo degli Artisti, riemerso agli onori della cronaca, solo pochi giorni fa (il 12 febbraio 2015) con una rilevazione della segreteria generale del Comune, contestualmente, guarda caso, al diffondersi di insistenti voci di un'inchiesta della Procura di Roma partita proprio da questo “strano caso” e destinata a coinvolgere decine di locali pubblici che hanno fatto e fanno affari pagando due spicci d'affitto al Campidoglio.
Può accadere infatti, che il Presidente di uno dei più importanti “live music club” d'Italia venga nominato dal Sindaco, ad aprile del 2012, membro della Commissione Comunale di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo, per la durata di tre anni. Niente di male in questo, se non fosse che il Circolo degli Artisti occupa dal lontano 1998 circa duemila metri quadri del Comune al civico 42 di via Casilina Vecchia, senza aver mai firmato con il Campidoglio un regolare contratto d'affitto.

Ci sono passati tutti, ma proprio tutti, dal civico 42 di via Casilina Vecchia: dai diellini ai diessini come Massimo D'Alema, dai big del Pd come Goffredo Bettini, Cuperlo, Civati e l'ex ministro Barca, fino al sindaco di Roma Ignazio Marino e all'attuale ministro del governo Renzi, Mariaelena Boschi. Anche l'ex segretario del Pd Bersani, l'ex leader della Cgil Epifani, Rosy Bindi e tanti altri si sono ritrovati al Mandrione ospiti di patron Cruciani. Ma sono soprattuto i Giovani democratici guidati da Matteo Orfini che al Circolo degli Artisti hanno tirato su il loro feudo: l'assessore comunale Giulia Tempesta è un' habituè, così come l'assessore al Commercio Marta Leonori.

Lì dentro, del resto, con 8 punti bar, un ristorante, una braceria e una pizzeria rigorosamente senza alcuna licenza di somministrazione, due sale per i concerti ed un'arena cinema edificata sopra un deposito abusivo di amianto, commercio musica e politica sono andati a braccetto per ben 17 anni, fino a quando l'esposto di un ex dipendente ha aperto alla Procura una finestra sul fantastico mondo di Romano Cruciani, già indagato per smaltimento illecito di rifiuti tossici e per la violazione di norme a tutela del patrimonio archeologico.

E allora, di che cosa vogliamo parlare? Di un Pd che ancora una volta insiste ad aggirare le regole? di una Amministrazione che, nonostante tutte le promesse di cambiamento, nonostante le varie #Affittopoli e #Svendopoli, nonostante MafiaCapitale, ancora si abbarbica ai propri privilegi, ancora parla di “risolvere,con l'assegnazione temporanea in affitto della Sala Troisi ex Cinema Induno, il Problema urgente di garantire continuità alle attività svolte dai ragazzi nel Piccolo Cinema America”?
Ma, senza nulla togliere ai meriti culturali ed artistici dei ragazzi dell'ex Cinema America, ormai abbiamo capito: di assegnazioni dirette è lastricata la strada dei privilegi , delle clientele, delle collusioni, della corruzione, degli abusi, insomma dell'illegalità diffusa che danneggia sempre e comunque la parte più fragile ed indifesa della popolazione, e che permette e asseconda la crescita ed il radicamento di un sistema corrotto.
Il Movimento5stelle che da sempre si batte contro abusi e collusioni, chiede e sostiene sempre ed in ogni settore la trasparenza e la legalità di Avvisi e Bandi Pubblici, che consentano a tutti i cittadini uguali opportunità di partecipazione e di controllo sullo svolgimento e gli esiti delle Gare.

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