Laura Garavini (PD): "Denunciare paga! Dopo numerose segnalazioni, chiusa la pagina Facebook inneggiante al fascismo

“Denunciare paga! Dopo numerose segnalazioni e nonostante inizialmente avessero risposto picche, alla fine Facebook ha rimosso la pagina inneggiante al fascismo da me contestata nei giorni scorsi. Solo che i gestori della pagina insistono e ne hanno subito ricreata un'altra identica, con lo stesso nome e gli stessi contenuti: elogi al Duce, inni al fascismo e minacce alla nostra democrazia. Ecco perché non é il caso di lasciarsi intimorire. Anzi bisogna continuare a segnalarli in massa. Non è accettabile che Facebook, la piattaforma più seguita dei social network, si renda megafono di propaganda fascista, offrendo un palcoscenico a gruppi estremisti”. Lo dichiara Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera. La deputata ha ricevuto minacce e insulti da esponenti dell’estrema destra dopo aver criticato la diffusione di pagine inneggianti al fascismo (vedi anche gli articoli pubblicati da “La Repubblica” sul caso :

ed anche

Laura Garavini chiede a Facebook di rimuovere pagine che diffondono contenuti fascisti: “È vergognoso che ci siano persone che pubblicamente, senza nessun pudore, diffondono messaggi razzisti e di intolleranza fascista su Facebook”.

La parlamentare PD si appella a tutti affinché segnalino a loro volta profili o pagine Facebook con contenuti di incitamento all’odio. Ciascuno può segnalare una pagina a contenuto illegale. Basta entrare dal proprio profilo Facebook sulla pagina in questione e cliccare sui tre puntini, in alto a destra, accanto all’icona “messaggio”. Appare una lista di azioni, bisogna cliccare su “segnala la pagina”. In seguito comparirà una schermata con una serie di opzioni da spuntare, fra le quali: “non credo dovrebbe essere su Facebook”. Fatto questo, si viene inviati a una nuova schermata nella quale bisogna selezionare il motivo della segnalazione, che può riguardare la presenza di minacce o di incitamenti alla violenza o all’odio. In quest’ultimo caso, bisogna scegliere se l’incitamento riguarda odio nei confronti di un’etnia, una religione, un orientamento sessuale. Infine, per concludere l'operazione, si clicca su: “invia la segnalazione.”

“Segnalazioni di questo tipo sono molto importanti e possono essere determinanti per fare oscurare profili o pagine Facebook dai contenuti vergognosi”, ha proseguito la Garavini, aggiungendo: “Sono convinta che di fronte a numerose denunce Facebook non potrá continuare a ribattere che i contenuti sono compatibili con i loro standard. Lo si é visto con la pagina da me denunciata, inizialmente tollerata e poi cancellata dopo poche ore.”

“Credo sia utile sensibilizzare la società civile ad una grande campagna di denuncia nei confronti di Facebook”, ha concluso la Garavini: “In Italia non possiamo accettare che Facebook sia strumento di propaganda per estremismi e volgarità di stampo fascista.”

Roma, 24 febbraio 2015

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