Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Nuovo regime forfetario: elevare la soglia di ricavi e compensi si può

Innalzare la soglia dei ricavi o compensi del nuovo regime forfetario in vigore dal 2015, è operazione legittima. In base alla decisione 2013/678/UE del Consiglio UE, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea n. L316 del 27.11.2013, l’Italia è autorizzata ad esentare dall’IVA i soggetti passivi il cui volume d’affari non superi la soglia di 65.000,00 euro.

Per capire meglio quanto stiamo affermando è necessaria una breve premessa.

L’art. 1, commi da 54 a 89 della Legge di Stabilità 2015, ha introdotto un nuovo regime riservato ai soggetti di minori dimensioni, destinato a sostituire i regimi agevolati esistenti.

Il sistema diventato legge non è esclusivo delle nuove iniziative ma è rivolto a tutte le persone fisiche che svolgono un’attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Uno dei requisiti per poter usufruire del metodo di tassazione agevolata, detto regime forfetario, riguarda il volume di ricavi e compensi che, nell'anno precedente a quello di applicazione, non deve aver superato i limiti individuati da un’apposita tabella. Limiti che variano da 15mila a 40mila euro, a seconda del codice di attività di ognuno.

L’elevazione del limite dei ricavi ad euro 40mila – rispetto ai precedenti 30mila del regime dei minimi – è riferita soltanto all'attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio e di ristorazione; tutte le altre attività sono relegate in un limite che oscilla fra i 15 ed i 30mila euro.

Facendo un passo indietro, ricordiamo che il D.L. 98/2011 modificò, a partire dall’anno 2012, il primo regime dei contribuenti minimi, prevedendo una imposta sostitutiva del 5 per cento in sostituzione del precedente 20 per cento.

La forte riduzione fu però vanificata dai più stringenti requisiti di fruizione che, di fatto, ridussero drasticamente i contribuenti interessati. Solo il 4% di essi, infatti, era in sintonia con le nuove regole, mentre il restante 96% fu costretto a migrare verso il regime normale.

L'operazione non fu quindi una reale revisione del regime dei minimi quanto piuttosto una manovra per aumentare il gettito, come si può desumere dalla dichiarazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 26 Marzo 2014 rilasciata a seguito dell'interrogazione parlamentare a risposta immediata n. 5-02445 presentata dall'On.le Filippo Busin.

L'adozione del regime forfetario in vigore dal corrente anno pare comunque perseguire lo stesso obiettivo. Da un lato sono stati infatti ridotti i limiti massimi di ricavi e compensi per potervi accedere, dall'altro è stata triplicata (dal 5 al 15%) la percentuale di imposta sostituiva da pagare.

Esaminiamo, tuttavia, i confini di ricavi e compensi oltre i quali l'accesso al regime forfetario non è consentito.

Premesso che dalla forbice 15/40mila sembra delinearsi un profilo di incostituzionalità per mancato rispetto del diritto di uguaglianza statuito dall'art. 3, si sottolinea quanto già evidenziato in apertura, circa la possibilità di elevare per tutti il limite a 65mila euro, in quanto il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la seguente decisione:

“Articolo 1

In deroga all’articolo 285 della direttiva 2006/112/CE, l’Italia è autorizzata a esentare dall’IVA i soggetti passivi il cui volume d’affari annuo non supera i 65 000 EURO. L’Italia è autorizzata ad aumentare tale soglia al fine di mantenere il valore dell’esenzione in termini reali.”

L'auspicio è che, approssimandosi alla revisione del regime, il legislatore tenga conto di quanto sopra innalzando il limite di ricavi e compensi e rendendolo uguale per tutti poiché tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.

Ricordiamo che la grande maggioranza delle attività, i cui limiti sono attualmente fissati fra i 15 ed i 20mila euro, risulta penalizzata rispetto al recente passato ed al regime dei minimi, dove la soglia di 30mila euro era correttamente stabilita per tutti i contribuenti a prescindere dalla loro attività.

Ancona, 5 Febbraio 2015

FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI

Raffaella Crescentini

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Exit mobile version