Con un’elezione rapida e con un alto consenso (665 voti favorevoli, ben oltre i 505 necessari alla quarta elezione, e quindi con il sostegno trasversale dei cosiddetti franchi sostenitori) è stato eletto sabato scorso il nuovo Presidente della Repubblica.
Il Presidente del MAIE, on. Ricardo Merlo, ha così commentato l’elezione del prof. Sergio Mattarella: “Il MAIE nel corso delle consultazioni aveva chiaramente espresso la volontà di sostenere un candidato per il Quirinale che fosse di alto profilo politico e al di sopra delle parti. Un Presidente che fosse il candidato di tutti gli italiani e che rappresentasse un simbolo di buona politica in Italia e all’estero”.
“UN POLITICO E NON UN TECNICO”, aveva detto Merlo al Premier Renzi nelle consultazioni quando si erano trovati faccia a faccia il 27 gennaio.
“Anche se “ fortemente voluta” dal centrosinistra, la candidatura di Mattarella ha raccolto subito molti consensi – ha dichiarato il sen. Claudio Zin – Ciò ha velocizzato i tempi dell’elezione, che in passato invece si era dimostrata lunga e tormentata. Ma il Presidente eletto Mattarella è senza dubbio un simbolo di legalità e rispettabilità, onestà e serietà, ed è una figura moralmente ineccepibile – ha aggiunto Zin – tutte qualità che possono solo far del bene al nostro Paese e unire tutti gli italiani, al di là di ogni schieramento partitico.”
“Inoltre, è un moderato – ha fatto notare Mario Borghese, il più giovane parlamentare del MAIE – la sua elezione fa sperare in un periodo di riconciliazione delle istituzioni con i cittadini.”
“Quindi – ha continuato Merlo – non è stato difficile per il MAIE sostenere la candidatura di una persona con questo curriculum: garante della Costituzione, servitore dello stato, con una dolorosa storia familiare che lo rende un simbolo della lotta alla criminalità e alla mafia.
Qualsiasi altro giudizio è prematuro.
Perciò il Movimento associativo italiani all’estero – ha concluso Ricardo Merlo – formula al nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i migliori auguri per il suo alto incarico, confidando che, fin dal suo insediamento, si ricordi che egli rappresenta tutti gli italiani, anche quelli all’estero.”