L’Italia è divisa, più o meno in due. C’è una parte che vota passivamente, per nulla convinta, sulla base di un input imposto dalle segreterie dei partiti.
Poi c’è l’altra parte che, non volendo essere rappresentata da una classe politica che fa ribrezzo da tutte le angolazioni (la legge elettorale docet !) non va a votare perché, andando a votare, si sentirebbe correa di questa schifezza.
Ed allora ? A mio avviso la conclusione è la seguente.
Il sig. B. vota questa legge perché spera di tirarsi fuori dai guai che lo inseguono da oltre un ventennio, mentre Renzi, facendo il furbo, persegue un suo obiettivo personale, dopo aver imparato la “imbonitionis lectio” da parte del predetto signor B.
Una cosa è certa. L’Italia ora (lo era anche nell’ultimo ventennio) è un paese poco serio al punto da considerare Grillo and co. veri maestri di onestà intellettuale. E mi fermo qua, dicendo che, a questo punto, mi sto “innamorando” di …Rosy Bindi e di tutti coloro che sono contrari ad un inciucio con pregiudicati.
Arnaldo De Porti