Santità,
converrà con noi che, quando si semina ingiustizia sociale, in nome di leggi inique , ad agire nella vita umana è il diavolo , che si esprime nelle azioni di ogni uomo se queste tendono alla sofferenza di altri uomini.
Il diavolo, che è il male, si manifesta nell’intenzione di far soffrire gli altri, umiliandone la dignità , a tal punto da farli sprofondare nella disperazione.
Equitalia , caro Papa Francesco, è il demonio “in carne ed ossa” in quanto agisce riducendo la gente in miseria, attraverso l’applicazione di disposizioni emanate da uomini non certo guidati unicamente dall’intento di sanare situazioni di indebitamento, ma animati da odio e dal un senso di perversione spietato che li induce a far male a chi è più debole ed incapace di reazione.
Migliaia di persone si sono suicidate a causa dell’operato nefando della Società Equitalia , che semina dolore e morte , senza possibilità di appello.
Santità, Le chiediamo , in nome di quella giustizia, che tutto comprende e perdona , che nasce dalla fede in Cristo, di voler lanciare un appello affinché la Società Equitalia riveda il suo operato e lo uniformi a regole che non sacrifichino l’esistenza di quanti sono vittima della miseria e dell’indebitamento .
E’ un gesto cristiano rivedere le regole della vita economica e renderle aderenti alle istanze provenienti dal vissuto di ognuno di noi .
Tale gesto potrà essere, altresì, una modalità nuova di rileggere i processi economici ponendoli al servizio dell’essere umano , capovolgendo una concezione dell’economia che il corso dei secoli ha dimostrato essere perdente ed impoverente .
La ringraziamo e , con immensa stima, Le formuliamo i nostri più cordiali saluti.
Assocazione “UNITI SI VINCE”
Via Sardegna, 39
MILANO