Martedì 20 gennaio esce “L’abitudine di tornare” di Carmen Consoli

Milano. “C’è una primavera che spero arrivi, non si possono negare i fatti: è un momento quasi senza via d’uscita. Mi sono guardata intorno e ho visto molta negatività”.

Lo ha detto Carmen Consoli, su ciò stiamo vivendo, alla presentazione del suo nuovo album “L’abitudine di tornare”, in uscita martedì 20 gennaio.

La cantautrice catanese è rimasta ferma per cinque anni ed è tornata con un nuovo look, è cresciuta ed è maturata, è mamma, e si sta godendo i suoi 40 anni.

“È naturale cambiare e ora guardo tutto con più maturità – ha riflettuto – Spero di non dare giudizi e di lasciare questi quadri a chi li ascolta. Sono stati cinque anni di incontri, molto belli, vissuti nella normalità, mi sono perso tante cose, anche se la musica è stato un regalo immenso, fare delle minchiate, come diaciamo noi a Catania, ho recuperato un po’ di tempo da dedicare alle leggerezza, ho suonato con gli amici, sono diventata anche bassista (è un problema della mia vita or ache non sono più soltanto chitarrista: scherzo). Sono tornata perchè ho avuto delle necessità di scrivere delle urgenze”.

Carmen Consoli ha messo in questo suo nuovo lavoro dieci canzoni che raccontano la storia di oggi.

“Sono state scritte in luglio e agosto e a settembre sono entrata in studio – ha rivelato – In cinque anni ho solo osservato scrivendole nell’anima: sono lo specchio del vissuto, anni di laboratorio di vita. L’album è natto di gertto, in due mesi, attraverso una chiave di lettura della compassione e della condivisione delle gioie altrui, tra la gente comune, guardando la televisione e i telegiornali. La vita che conducevo prima non me lo permetteva, sono andata in strada, al mercato. Di autobiografio c’è tanto ma filtrato, quasi una cronaca di tutto ciò che mi circondava”.

L’artista non poteva dimenticare la sua Sicilia nel brano “Esercito silente”.

“Ci sono due tipi di eserciti, quello di persone che amano il desiderio di cambiare le cose e non sempre ci riescono, e poi c’è quello di chi non vuole vedere e sentire – ha spiegato – La mia terra è sempre stata quasi abbandonata: noi siamo un popolo di indignati che deve fare dei cortei impotenti, e alla fine deve arrivare la manna dal cielo, o noi possiamo realmente cambiare le cose. É tutta una guerra da combattere, e non è detto che i vinti siamo i vincitori del domani”.

Il rock de “La signora del quinto piano” affronta il femminicidio.

“Cerco di amplificare la voce femminile e indagare su ciò che al momento crea disagio alle donne – ha osservato – Racconto le troppe tragedie che riempiono I media. Non è una critica all’uomo ma canto da donna: non potrei fare altrimenti”.

“Ottobre” é la canzone sull’amore.

“L’amore con la A maiuscola – ha precisato – In questo mese si vendemmia e due ragazze nascondono il loro amore tra la voglia di libertà: Non volevo trattare il tema della sessualità che non é un problema ma è una tappa della soicietà sul coraggio di scegliere; l’Italia non è pronta e ci sono tante altre barriere da superare, son solo sull’amore”.

Al ritorno discografico di Carmen seguirà un tour nei palasport e partirà il 9 aprile dal PalaSavelli di Porto San Giorgio (FM), per poi essere l’11 al Palalottomatica di Roma, il 13 al Mediolanum Forum di Milano, il 14 al Pala Alpitour di Torino, il 16 al PalaPanini di Modena, il 18 al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 22 al Pala Arrex di Jesolo, il 24 al 105 Stadium di Rimini, il 27 al PalaFlorio di Bari, il 28 al PalaPartenope di Napoli e il 30 al Palasport Tupparello di Acireale.

Franco Gigante

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