IL PUNTO n. 520 del 16 gennaio 2015 di Marco Zacchera

SOMMARIO: ISLAM E SATIRA – RE GIORGIO – PASIONARIE LIBERE MOSCHERUOLA – RICORDO DI LUIGI GELIL – INCONTRI SUL LAGO

SIAMO TUTTI ANCHE NIGERIANI?

Gli attentati di Parigi della scorsa settimana hanno portato almeno ad un aspetto positivo: la gente si sta interrogando sul rapporto tra le religioni, la situazione della sicurezza in Europa, l’inaccettabile violenza che scuote il mondo.

Mi trovo in difficoltà perché come cristiano vivo una contraddizione: da una parte giustifico la reazione contro chi ammazza senza motivazione (vale per tutti e non solo contro gli integralisti islamici), troverei giusto bloccare le frontiere ed espellere persone, dall’altra credo debba valere la legge del vangelo la cui prima regola è di amare il mio prossimo, perdonare le offese, accogliere e non discriminare.

Ciascuno di noi – se riflette su sé stesso con un minimo di impegno – vive questo dubbio e impegnandosi potrà trovare risposte più o meno coerenti.

Ci sono però alcuni punti che vanno sottolineati, altrimenti saremmo degli sciocchi.

In primo luogo noi ci indigniamo alcune volte, mentre tanti altri contesti scivolano via nell’indifferenza. 12 morti a Parigi fanno notizia, più di 2.000 morti in Nigeria – quasi tutti cristiani, ma anche musulmani – uccisi in nome della religione meritano poca attenzione e vanno in pagina solo per il raccapricciante particolare di bimbe-kamikaze che si fanno saltare in aria. Quanto siamo vicini a questi fratelli che soffrono ?

Allo stesso modo assistiamo ed abbiamo assistito silenti a bombardamenti, atrocità, esecuzioni, danni collaterali e disastri in tutto il mondo senza farci molte domande. Spesso chiudiamo gli occhi davanti alla realtà quando ci disturba.

Così come nessuno vuol prendere atto che con gli attuali tassi di crescita demografica tra 50 anni (non tra 200!) l’Europa sarà a maggioranza musulmana.

Rileggere oggi cosa scrivevano solo 10 anni fa Oriana Fallaci, Magdi Allam e lo stesso Terzani non fa che confermare che quanto essi affermavano, ovvero che l’ aumento della violenza, del terrorismo ma anche di un Islam sostanzialmente inarrestabile e in ascesa sarebbe stato ineluttabile di fronte al disinteresse europeo ed è quanto sta puntualmente accadendo.

Voci che però erano state emarginate e ironizzate, eppure avevano ragione.

Si parla di cancellare gli accordi di Shenghen: la libertà di un continente intero si piega a due terroristi “fai da te”? Non deve succedere, anche se quei patti vanno cambiati e aggiornati, ma soprattutto i controlli vanno approfonditi alle frontiere europee più ancora che al suo interno.

Solo poche righe sui giornali di questi giorni per ricordare che nel 2014 di oltre 3.000.minori sbarcati in Sicilia si sono perse le tracce, così come di circa la metà dei 105.000 profughi e clandestini arrivati per quella stessa via.

Chi c’era o poteva esserci tra di loro? Non lo sappiamo e di loro non abbiamo nomi, foto, impronte: nulla.

L’Europa vuol bloccare Shenghen e non si cura di questi numeri imponenti, che peraltro sono ancora marginali rispetto agli arrivi attraverso le frontiere bucate dell’Est europeo, anche solo dal Medio Oriente? E’ totalmente assurdo!

Per cominciare è quindi necessaria maggiore consapevolezza, documentazione, interesse degli europei per il loro futuro o la nostra sarà solo una guerra di retroguardia destinata alla sconfitta.

SATIRA E LIBERTA’

Nulla può giustificare la violenza, gli attentati, gli assassini e va tutelata in modo intransigente la libertà di stampa e di satira. Questa satira, però, dovrebbe anche meritarsi questa tutela perché una barzelletta su Dio spesso fa ridere, ma una vignetta in cui Nostro Signore viene sodomizzato in modo volgare non mi fa sorridere, mi indigna e – se pur devo tutelare chi le disegna – mi chiedo che uso faccia quel caricaturista della propria libertà. Nessuno deve offendere il prossimo, soprattutto in campo religioso, in modo sguaiato e volgare

GRAZIE A RE GIORGIO

Napolitano ha rassegnato le dimissioni dopo nove anni passati al Quirinale.

Non lo avevo votato 9 anni fa perché era un vecchio comunista indottrinato e convinto che non aveva battuto ciglio mentre i carri armati sovietici seppellivano la rivolta di Budapest e la primavera di Praga. Il mio giudizio oggi è parzialmente mutato perché “Re Giorgio” ha espresso una presidenza spesso di parte (sinistra) ma ha dimostrato man mano di crescere alla ricerca di un maggiore equilibrio.

La Costituzione purtroppo prevede che il nostro presidente conti poco e sia eletto solo da 1015 grandi elettori, anziché dargli maggiori poteri ed essere eletto dal popolo e da questo quadro di sostanziale impotenza nascono limiti stringenti.

Eppure è emersa la figura di un presidente che ha dovuto affrontare anni difficili stretto da tutte le parti. Debole come presidente del Consiglio superiore della Magistratura, quando non ha avuto il coraggio di bacchettare maggiormente certi magistrati troppo politicizzati, incerto quando non ha preso di punta il governo per alcune riforme (come il nuovo sistema elettorale) che vanno contro i dettati della Costituzione, così come incostituzionale è stata dichiarata la legge fino ad ora in vigore.

L’aver voluto fortemente Monti al governo prestandosi alla speculazione bancaria internazionale è stato – a posteriori – un suo grande errore, ma non è colpa di Napolitano se il centro-destra era imploso al suo interno dopo aver vinto le elezioni e i partiti si stavano e si stanno cannibalizzando, spesso marci fino al midollo.

Restano tante, troppe parole al vento (come è destino dei presidenti), ma perlomeno dette con stile, serietà, evidente preoccupazione sul futuro del paese.

Un presidente, infine, che non si è fisicamente risparmiato fino all’ultimo e – nello scorrere veloce delle riprese TV di questi anni – si vede il crescere del peso dell’età e delle preoccupazioni. Nonostante questo Napolitano si è prestato per altri due anni difficili in cui l’Italia non è riuscita a risollevarsi nonostante le promesse di Monti, Letta e Renzi tutti e tre nominati premier senza però aver vinto le elezioni.

Anche solo per questo impegno fisico e morale Napoletano va ora salutato e ringraziato con rispetto, anche perché non sappiamo se chi verrà dopo di lui non ce lo farà rimpiangere.

Mi auguro non sia Romano Prodi, ma lo temo fortemente

LIBERE LE PASIONARIE, IL TERRORISMO RINGRAZIA

Sono contento per la liberazione delle due “pasionarie” italiane rapite in Siria, un po’ meno che per la loro liberazione sarebbe stato pagato un riscatto intorno ai 10-12 milioni di euro. Con quella somma si poteva costruire un ospedale, dar da mangiare a 32.000 bambini denutriti africani o profughi per un anno intero (!) e invece potranno essere utili per comprare 100.000 (centomila!) kalashnikov usati ma in buono stato (al mercato nero vengono via a 120 dollari l’uno). Grazie a queste “volontarie” quindi andiamo noi stessi ad armare e finanziare il terrorismo: magnifico risultato per queste “pacifiste”!

MOSCHERUOLA . 60 ANNI DI VITA ITALIANA

Ancora un GRAZIE a chi ha acquistato o letto il mio volume “LA MOSCHERUOLA – 60 ANNI DI VITA ITALIANA” che sta avendo un buon successo di vendite ( ricordo che gli introiti sono devoluti al “Verbania Center”) e fanno prevedere a breve una nuova edizione.

Ho ricevuto molte mail con commenti positivi e spero che altri lettori me lo richiedano in lettura, ma ricordatevi di indicare sempre anche il vostro indirizzo postale per la spedizione che per i lettori de IL PUNTO è gratuita (costo del volume 12 euro, 10 euro da 2 copie in su) Per acquistarlo presso la vostra libreria il codice ISBN è 978-88-7245-298-1

Per richiedere LA MOSCHERUOLA scrivete a marco.zacchera@libero.it e fino al 31 gennaio alla spedizione unirò in omaggio anche una copia di INVERNA

Attenzione: Alcuni lettori mi segnalano di non aver ancora ricevuto il libro.

Tutte le richieste antecedenti al 12 gennaio sono state evase e spedite in questa data e quindi se il libro fosse stato richiesto prima prego segnalarmi il mancato arrivo per una nuova spedizione postale . Grazie!

VERBANIA: SALUTO A LUIGI GELIL

E’ mancato improvvisamente Luigi Gelil, una persona che ha dato molto alla nostra città ed al Lago Maggiore nella produzione di spettacoli ed iniziative turistiche e culturali, da molti anni era presidente di VCO AZZURRA TV.

Luigi era un amico che “pensava in grande”, un tecnico dello spettacolo preparato e anticipatore sui tempi, una persona simpatica che amava tanto la sua terra e l’ha fatta conoscere nel mondo. In un mondo “piccolo” come il nostro e dove il nuovo è sempre visto con diffidenza era un “grande”.

Mi è spiaciuto notare al Suo funerale troppe assenze tra chi avrebbe dovuto ricordarlo ed è per questo che voglio ringraziarlo qui per quanto ha fatto per Verbania e il nostro Lago. Ci mancherà

CONOSCERE IL LAGO MAGGIORE: SERIE DI INCONTRI

Segnalo che QUESTA SERA E nei prossimi venerdì 23-30 gennaio e il 6 febbraio sempre alle ore 21 e presso la biblioteca civica Ceretti di Villa Maioni a Verbania si terranno quattro serate dedicate alla conoscenza del Lago Maggiore.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Verbania e dalla “rete” delle biblioteche del VCO in collaborazione con l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi (l’ ex “Istituto Idrobiologico”) e dalla Commissione Italo-Svizzera per la pesca di cui sono il commissario italiano. Temi affrontati i laghi Maggiore e d’Orta dal punto di vista idrogeologico, biologico, ittico, storia della pesca e problematiche attuali, lo “stato” del Lago, le operazioni di disinquinamento e i le nuove specie aliene di molluschi. Ingresso libero.

Il mio sito www.marcozacchera.it è stato completamente aggiornato ed invito i lettori de IL PUNTO a visitarlo. Grazie anche a quei lettori che – apprezzando queste note – mi manderanno indirizzi mail di potenziali nuovi amici de IL PUNTO .

Tutti i testi de IL PUNTO possono essere liberamente ripresi pregando però di citarne sempre la fonte e di interpretare con correttezza il mio pensiero senza tagli o estrapolazioni.

Sarò grato a chi, riprendendo quanto scrivo, avrà comunque la cortesia di comunicarmelo.

Un saluto a tutti

MARCO ZACCHERA

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