Maurizio Gasparri risponde alle domande di Biagio Maimone per Agenparl

BM L’anno 2015 può considerarsi un anno di svolta per il superamento della crisi economica del nostro Paese , considerati gli influssi positivi di “Expo?

Maurizio Gasparri: Ce lo auguriamo tutti. Ma le premesse non sono soddisfacenti. La pressione fiscale è elevatissima. Nella legge di stabilità non si è fatto alcun passo avanti per aiutare famiglie e imprese e calare il peso delle tasse. L'anno appena trascorso si è poi chiuso con un saldo molto negativo sul fronte dell'occupazione. La disoccupazione ha raggiunto il suo livello record in Italia. Il jobs act, che Renzi aveva sbandierato come la riforma del mercato del lavoro, invece è un testo privo di contenuti, frutto dei cedimenti e dei ricatti cui lo stesso Renzi è sottostato a partire dalla mancata abolizione dell'articolo 18. La lista degli annunci mirabolanti e delle pronte smentite potrebbe continuare. Resta l'amara verità di una situazione economica ancora troppo difficile per gli italiani.

BM: Il 13 gennaio 2015 si è conclusa per l’Italia la presidenza del semestre europeo. Le chiediamo un bilancio;

Maurizio Gasparri : Italia non pervenuta. Nessuno si è accorto che per sei mesi il nostro Paese ha avuto la presidenza dell'Ue. Abbiamo brillato per assoluta irrilevanza. Anzi, sul fronte immigrazione gli Stati membri ci hanno lasciato soli a gestire l'invasione di clandestini. Perfino quando è intervenuto Frontex con l'operazione Triton nulla è cambiato perché la scellerata Mare nostrum, che doveva essere a termine, è proseguita ininterrottamente. Anche sul fronte economico Renzi non ha avuto il coraggio di imporre una linea di rispetto del nostro paese e si è limitato a chinarsi ai diktat imposti prevalentemente dalla Germania. Nessun passo avanti nel sostegno del made in Italy, nessuna decisione in materia di politica estera. E soprattutto trovo vergognoso che Renzi non abbia approfittato dell'occasione per coinvolgere la comunità internazionale e riportare a casa definitivamente i nostri due marò ostaggio dell'India. Se non ora, quando, sarebbe il caso di dire. Ma Renzi non è riuscito, ammesso che ne abbia avuto la lontana intenzione, neanche in questo.

BM: Quali sono le personalità politiche o intellettuali – a Suo parere – che meglio incarnano le doti necessarie per ricoprire adeguatamente , dopo Napolitano, l’incarico di Presidente della Repubblica Italiana, tenendo conto del mutato scenario socio-economico della nostra Nazione ?

Maurizio Gasparri: Deve essere chiaro, perfino a Renzi, che il Quirinale non è dominio del Pd e che la scelta del Capo dello Stato non può ridursi a delle primarie di partito. Servono i nostri voti e la nostra opinione ha un peso decisivo. Senza un'intesa chiara sul Presidente della Repubblica saltano le riforme e la legge elettorale. Ho più volte detto che la scelta deve ricadere sua una figura che dia le più ampie garanzie di equilibrio democratico. La sinistra già occupa tutte le più alte cariche istituzionali. Noi chiediamo una figura che ci rappresenti. Ho proposto un moderato, magari, anche se non necessariamente, un cattolico. È chiaro che in questa fase al Quirinale è indispensabile in ogni caso un politico, un uomo di esperienza. Altre ipotesi non sono contemplate.

BM: Cosa si sta facendo concretamente per rendere più agile e snella la burocrazia e per fare in modo che tasse inutili indeboliscano le piccole e medie imprese ?

Maurizio Gasparri: Assolutamente nulla. C'è un ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione non pervenuto per inefficacia della sua azione. Al di là di qualche apparizione al fianco del presidente del Consiglio in una delle tante proiezioni di slide è stato assolutamente evanescente. Il risultato di tutto il governo è comunque sotto gli occhi di tutti.

BM: Il ritorno alla piena attività politica da parte di Silvio Berlusconi in seguito alla prossima riconquista della sua agibilità cosa ritiene possa comportare per il nostro Paese? Forza Italia potrà recuperare , attraverso il pieno e libero impegno del suo leader , il proprio primato nel contesto politico italiano?

Maurizio Gasparri: Berlusconi ha subito uno degli attacchi politici e giudiziari più feroci mai riservato a un leader di partito. Gli evidenti torti subiti, compresa la applicazione della incostituzionale legge Severino, lo hanno allontanato dalla politica attiva ma non lo hanno mai cancellato dal cuore della sua gente, dei suoi elettori. La sua lungimiranza ed esperienza avrebbero evitato, se ascoltato, tante scelte sbagliate fatte dai governi Monti Letta e Renzi poi. Da un punto di vista politico Berlusconi resta l'unico in grado di unire il centrodestra. In tanti cercano di accreditarsi, sgomitano e invocano primarie ma il destino è quello di comete passeggere. Brillano il tempo di qualche apparizione in tv. Ma per la guida del popolo di centrodestra serve un altro spessore e un altro carisma. Quello che Berlusconi non ha mai perso.

Biagio Maimone
per Agenparl.it

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dott.ssa Antonella Iovine
Ufficio Stampa sen. Maurizio Gasparri
Vice Presidente Senato

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