Dalla Sicilia agli Usa, a Manduria. Donald J. D’Amico, una celebrità internazionale dell’Oculistica, è stato ospite, nei giorni scorsi, del Rotary Club di Manduria presieduto da Giovanni Galeandro e del locale Inner Wheel di Linda Quero.
D’Amico, statunitense di terza generazione, è stato uno di quei pionieri che a Boston inventarono l’asportazione chirurgica della cataratta, ed oggi è direttore della prestigiosa Clinica oculistica di New York.
In Italia per un viaggio alla ricerca delle radici (i nonni partirono da un paesino di duemila anime del Catanese) l’illustre chirurgo è arrivato a Manduria a seguito dell’invito di un illustre manduriano, il prof. Teresio Avitabile, ordinario a Catania e segretario nazionale della Società Oftalmologica Italiana. Con i due, è giunta al Rotary di Manduria una “pattuglia” dei più illustri oculisti italiani presenti a un convegno nella vicina Altamura.
La giornata manduriana del prof. Donald J D’Amico si è svolta in due tempi: la mattina un incontro con gli studenti delle ultime classi ai quali il prof. americano ha offerto una lezione di eccellenza raggiunta con tanto sacrificio e tanta volontà; e in serata, ospiti del Consorzio Produttori Vini del rotariano Fulvio Filo Schiavoni, per la riunione rotariana vera e propria presenti l’assistente del Governatore, Antonio Biella, il sindaco Manaduria, Roberto Leonardo Massafra, amico di vecchia data di Avitabile, e il col. Antonio Russo dei CC..
Il saluto agli illustri ospiti è stato portato dal presidente del Rotary, Galeandro, che ha presentato sia il prof. Avitabile che il prof. D’Amico, esaltandone l’eccellenza professionale. Seguito dalla presidente Inner Wheel, Quero, che ha parlato dell’entusiasmante incontro mattutino con gli studenti.
Dopo una più “intima” presentazione dell’amico americano da parte di Avitabile, lo scienziato italo-americano ha parlato delle sue origini e di come i nonni avessero vietato loro di imparare l’italiano per meglio inserirsi nella società statunitense. Quindi , con l’aiuto di slide, ha raccontato di aver scoperto come la clinica newyorkese che dirige avesse una clinica oculistica in Tanzania. Recatosi sul posto, si era reso conto delle condizioni assurde di una clinica senza attrezzature e medicinali, e di come, pian piano, fosse riuscito a organizzare meglio quel servizio grazie al proprio lavoro, a quello di suoi valenti collaboratori, e di altro personale del posto istruito per continuare al meglio l’attività oculistica.
Saputo di questo suo lavoro in Tanzania, il Vaticano lo ha poi chiamato a Roma per dare un contributo nella discussione su cosa è possibile fare per combattere la cecità in Africa.
Dopo la visita al meraviglioso Museo del Primitivo, organizzato dalla passione di Fulvio Filo Schiavoni nell’ipogeo dell’antica cantina, e una frugale cena contadina caratteristica dei primi del Novecento, la serata si è conclusa con la consegna di doni agli illustri ospiti e la promessa di ulteriori proficue visite.
Nella foto (da sx): Donald J. D’Amico (direttore della prestigiosa Clinica oculistica di New York), Teresio Avitabile (ordinario a Catania e segretario nazionale della Società Oftalmologica Italiana), Antonio Biella (assistente del Governatore), Giovanni Galeandro (presidente de Rotary Club di Manduria), Linda Quero (presidente Inner Weel di Manduria).