Italiani d’ Italia e Italiani residenti all’Estero, ora e’ il momento di analisi e riflessioni: l’Italia non e’ in svendita!!!

Come ogni anno, gli addetti alla politica, generalmente si propongono a fare il punto della situazione della nazione nostra e percepisco che gli italiani sono consapevoli che le cose legate all’economia e la politica in generale sono da ogni angolazione tendenzialmente negative e questo non aiuta a migliorare la ripresa necessaria per fare ripartire l’economia italiana.
Ma e’ altrettanto doveroso chiedersi perche’ siamo arrivati a questa scomoda situazione di disorientamento politico e sociale che condiziona la struttura dello stato, incluse le istituzioni che sono impotenti come risolvere a fare ripartire l’economia perche’ non ci sono le iniziative mirate a offrire il lavoro a milioni di disoccupati che il lavoro l’avevano e l’hanno perduto. E la cosa piu’ grave non poter offrire il lavoro alle nuove generazioni di cittadini che da anni attesero e attendono un’ occupazione e ora costretti nuovamente a emigrare all’estero?
Certamente non e’ entusiasmante descrivere le realta’ della vita quotidiana, se si rileggesse le prime parole della Costituzione e scritto a chiare lettere: Art.1, L’Italia e’ una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Quindi, ci dovrebbe pur essere una ragione e i motivi, perche’ l’Italia creativa, laboriosa, democratica, sia caduta verticalmente dall’alto verso il basso, nonche’ deficitaria sul punto determinante come descritto nella Costituzione?
Credo sia giusto rivedere il nostro passato dall’epoca remota del 1861 con la Fondazione del Regno d’Italia, che realizzo’ l’Unita’ d’Italia e lo Stato unitario ebbe la possibilita’di evolversi nella giusta direzione, ma e’ bene che si sappia che la cosa piu’ difficile fu come formare gli italiani, affinche’ il popolo potesse progredire come le grandi nazioni di quell’epoca ed essere italiani liberi e indipendenti come descrivono le parole dell’Inno “ Fratelli d’Italia”.
Le Regioni all’epoca erano rappresentate dal profilo geografico, indicate con i punti cardinali, nord-sud e ovest–est., infatti, per lunghi anni le comunita’ erano frammentate e le difficolta’ per comunicare con i tanti dialetti e adattarsi a comportaenti nell’ambito educativo, delle loro tradizioni, pregiudizi e quant’altro e nonostante le diversita’ dovute essenzialmente per essere stati invasi e dominati in certe zone dell’Italia meridionale e insulare: dai greci, dagli arabi, dai normanni, dai francesi e dagli spagnoli; nelle zone dell’Italia centrale: dallo Stato della Chiesa e Granducato di Toscana; e nelle zone dell’Italia del nord: dagli austriaci dagli spagnoli e dai francesi; e nelle zone dell’Italia nord-ovest: dal Regno di Sardegna.
Consolidare l’Unificazione del territorio nazionale e formare lo spirito d’essere italiani ed accettare d’essere governati dal Regno d’Italia, non fu cosa facile, per il semplice motivo che sin dal medio-evo le citta’ italiane per difendersi dalle invasioni che il piu’ delle volte barbariche, si organizzarono come citta-stato esattamente come all’epoca dell’antica Grecia, tutte queste cose ben radicate nel popolo italiano come detto frammentato e le ragioni descritte con annotazioni per proseguire lungo il percorso sapientemente scolpito da oltre 150 anni dall’Unita’ d’Italia.
Il servizio sociale fondamentale nell’evoluzione del popolo italiano che ebbe inizio’ nel periodo della Prima Guerra Mondiale (per l’Italia dal 1915 al 1918) che i giovani appena raggiunta la maturita’ obbligati al servizio militare, poi al fronte, si manifesto’ difficile per comunicare fra gli Ufficiali e i soldati, che parlarono il proprio dialetto, e promossero dialoghi in lingua italiana.
Successivamente le scuole d’obbligo fecero il resto. L’avere vinto la Guerra, per l’Italia, fu un’altro salto culturale e ripagati con l’annesione alla patria nostra i territori e citta’ da secoli rivendicati:Trento, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Zara, che agevolo’ l’essere italiani che si concretizzo con il ricongiungiumento finale del popolo italiano con le comunita’ italiane, allora governate dall’Impero Austro-Ungarico. Influi’ notevolmente l’allora Regime Fascista, che si prodigo’ affinche’ il popolo potesse essere unito nonostante le diversita’ ambientali e territoriali e soprattutto gli italiani iniziarono a interagire e parlare meglio in lingua italiana.
Descrivere cio’ che e’ stato realizzato dal 1861 al 1940 in un periodo tranquillo, salvo eccezioni: al tempo del Regno d’Italia ( la conquista della Libia nel 1912 e dell’Impero dell’ Abissinia nel 1936) e tante furono le cose importanti realizzate. L’errore fatale in quanto coinvolti nel II conflitto mondiale del1940 al 1945, l’Italia fu semidistrutta e molti territori italiani riscattati nella I Guerra Mondiale, poi furono tolti per effetto del Trattato di Pace a Parigi del 10 febbraio 1947.
Una volta in italia c’era la monarchia e successivamente con un unico partito alla guida della nazione, gli Italiani uniti, poveri, ma ricchi d’animo gentile e virtuosi, con la vocazione a nobili ideali, difensori dei valori alti ed essenziali a rispettare l’uomo integrato nella sua dignita’, tale generazione di uomini furono responsabili, affidabili, fedeli e credettero in Dio.
La Famiglia fu unita e solidale, e sognarono anche un futuro migliore. Il popolo italiano di quell’epoca crebbe in un ambiente sano e la classe dirigente con una eccellente educazione culturale, lo sport per i giovani fu rappresentato dal motto “Ment sana corpore sano” non ancora soggiocati dal dio denaro, pochi ladri, criminali e le mafie addormentate e non rappresento’ un problema per la nazione e la pubblica amministrazione fu efficiente. E’ vero erano altri tempi.
Per onesta’ culturale, non intendo sottacere ch vi e’ stato una folle manifestazione, causate dalle leggi razziali, varate nel 1938, che poi, in realta’ raramente applicate e controbilanciata con la solidarieta’ italiana civile e militare nei confronti della comunita’ ebraica, tant’e’ che salvarono migliaia e migliaia di vite umane. soprattutto dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Per concludere un confronto reale delle cose fatte e quelle per motivi bellici l’Italia semidistrutta, il peso della bilancia pesa sulle cose realizzate nel periodo anteguerra (II Guerra Mondiale).
Poniamo il peso su l’altro piatto della bilancia, confrontandoci con l’epoca contemporanea che inizio’ nel periodo repubblicano a partire dal 2 giugno 1946, che il referendum si presento’ con una realta’ ben diversa a tali votazioni e mi attengo all’ufficialita’ della proclamazione della repubblica. Non si puo’ negare, che il popolo italiano dalla fine della II Guerra Mondiale, fino al 1960 furono premiati anche con l’Oscar della Lira. E’ vero erano altri tempi..
Il lavoro compiuto per la ricostruzione fu esemplare se si dovesse analizzare tutte le cose distrutte e perdute, ma la ripresa economica fu l’azione e l’opera indispensabile per ricreare l’Italia libera ed indipendente, le forze messe in campo dai lavoratori e dalla classa dirigente relativo al periodo dal 1945 al 1960 fu l’esaltazione del lavoro realizzato dalla generazione formatasi dalla gioventu’ modellata all’epoca dell’era fascista non coinvolta al centro della politica, ma giovani maturi, consapevoli delle loro responsabilita’ a fare funzionare uno stato efficiente e indipendentemente anche se monarchico o repubblicano, gli obiettivi che raggiunsero sono la migliore testimonianza d’italianita’.
I politici di tale periodo repubblicano si mossero ed agirono molto bene, perche’ mirate a tutte quelle cose necessarie per la ricostruzione dellla nazione nostra. Il periodo di una buona pubblica amministrazione prosegui’ fino al 1975, l’anno in cui pensarono di spezzettare l’Italia in 20 Regioni, con l’intendimento di modificare l’assetto strutturale e organizzativo alla nuova realta italiana. I governi che furono formati anche dopo il 1975 non tutti resistettero fino alla naturale scadenza della legislazione e le loro politiche non furono coerenti con le vere necessita’ dei cittadini e al tempo stesso sali’ il livello del debito pubblico.
Allo stato attuale anche la politica espressa dai repubblicani e senza offesa ad alcuno, c’e la percezione di una cattiva gestione della democrazia e soprattutto sottomessa molto spesso dalla politica europea con un’impronta ben visibile della Germania, quindi sara’ molto difficile che l’Italia possa ripartire per ottenere una sana economia se si considera che ha ceduto una porzione della sua autonomia e totalmente la sovranita’ monetaria. Sulla base di questi dati ed eventi storici nel periodo repubblicano sono stati commessi molti peccati fatali addebitati all’Italia
Infatti trascorsero poco piu’ di 17 anni, e ci fu lo scandolo coniato “Mani Pulite” nel 1992, e 2 anni dopo, nel 1994 le elezioni per la formazione dell’ennesimo governo, che per motivi inspiegabili duro’ poco piu’ di otto mesi, infatti fu il I Governo che formo’ Silvio Berlusconi. Successivamente un’altro governo di transizione e nel 1996 furono indette nuove elezioni politiche, i risultati furono a favore della coalizione politica alla guida di Romano Prodi,
Dopo 2 anni l’incarico a formare un nuovo governo fu affidato all’On. Massimo Dalema e successivamente affidato all’On. Giuliano Amato che governo’ nell’ultimo anno dalla scadenza della legislatura. A seguito delle elezioni politiche nel 2001, l’incarico fu affidato a Berlusconi che governo’ per tutta l’intera legislatura. Quindi, ancora elezioni politiche furono indette nel 2006, parteciparono anche gli italiani, residenti all’estero ed eletti nel Parlamento Italiano. Le elezioni decretarono vincitore la coalizione di Romano Prodi, che formo’ il nuovo governo e nel 2007 si percepi’ la crisi finanziaria, il suo governo resistette circa 2 anni, poi cadde a causa del voto di sfiducia. Le elezioni nel 2008 le vinse il Presidente Silvio Berlusconi.
Nel 2008, la crisi si fece piu’ acuta e coinvolse l’Italia, che apparentemente non creo’ turbolenza politica, ma col passare del tempo si avverti’ tale malessere e il governo Berlusconi affronto’ con cautela la crisi finanziaria. Il debito pubblico italiano sali’ancora di livello e in negativo il pil nazionale, quindi l’Italia ancorata all’Europa, non pote’ avviare iniziative per non urtare contro gli interessi degli altri stati membri dell’UE, quindi il bilancio dello stato non prometteva nulla di buono e ancor peggio per il governo italiano costretto a dovere adottare misure di austerita’ e l’Italia economicamente piu’ in difficolta’.
Poi come succede in politica, quando la barca fa acqua e’ necessario porre rimedi ai problemi di massima urgenza e la situazione si fece piu’ complicata al punto che in una delle ultime assemblee tenutesi a Motecitorio, periodo novembre 2011 prmossero la mozione di sfiducia contro il governo di Berluscni, e l’esito fu fatale a tale governo, il giorno 11 novembre 2011, lo stesso Berlusconi, si convinse soprattutto per il bene dell’Italia a rassegnare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri. Quella inaspettata circostanza, interpretata dagli esperti della politica un colpo di stato, utile a salvare l’Italia, comunque, molti politici non condivisero tale metodo atto a sbarazzarsi del governo perche’ a qualcuno era scomodo e imbarazzante.
L’incarico a formare il nuovo governo, fu affidato a Mario Monti, l’uomo che l’Europa voleva in quanto piu’ affidabile a decretare norme restrittive per fronteggiare le sistuazioni disastrose piu’ volte annunciate. Da annotare che Mario Monti, era un’estraneo alla Camera, cosa che venne risolta preventivamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nominandolo Senatore a Vita, che ne legittimava a formare un governo nazionale e molti furono i partiti che parteciparano incluso il partito del PDL del Presidente Berlusconi.
Contrariamente a quanto era stato predisposto a distanza di 1 anno, nel 2013 l’ennesima elezione politica e il partito politico che costitui’ Mario Monti, si presento’ come candidato, ma le urne decretarono un’altro vincitore: il Segretario politico del Partito Democratico, On. Pier Luigi Bersani, che dopo vani tentativi per formare il governo, rinuncio’ l’incarico e dopo una breve consultazione parlamentare a formare il nuovo governo, fu affidato a Enrico Letta..
ll neoeletto Segretario del PD, Matteo Renzi, nonostante avesse confermato l’appoggio politico al Presidente del Consiglio dei Ministri. On.Enrico Letta, dopo qualche mese, cadde il governo Letta e l’incarico lo affidarono al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, anche in questa circostanza non era legittimato in quanto estraneo al Parlamento, ma lo accettarono perche’ la sua politica condivisa anche dal Presidente Giorgio Napolitano. A tale evento politico, percepisco polticamente poco corretto, e che dire, i media convinti che Renzi possa essere il nuovo uomo della provvidenza e la stampa che conta confeziona il resto a suo favore.
Ma tra le cose annunciate e da realizzare, non credo abbia superato la soglia di un’affermazione politica consolidata, pero’ puo’ avvantaggiarsi della sua dialettica nello scorrere del suo discorso, capace di evitare sorprese che danneggiarebbero la sua posizione politica. Tanto di cappello perche’ e’ giovane, ma deficitario di esperienza e vita politica, non nego la sue buone intenzioni, ma quello che penso sono gia’ state segnalate sul tabellone dei consensi, e pare siano in discesa, Nel suo percorso agevolato dai media non vi sono linee politiche condivise e soprattutto non ha chiarito gli obiettivi prioritari come creare lavoro e fare ripartire l’economia
Questa storia contemporanea ha lo scopo di evidenziare quanti sono i costi della democrazia e quanti sono i risultati positivi fin qui’ realizzati. Se si dovesse esprimere un giudizio tra le 2 epoche 1861 al 1940 e la successiva dopo la II Guerra Mondiale, dal 1946 ai giorni nostri, emergono in tutti e due i casi peccati mortali, Confrontando il primo periodo fu brillante e ottenuti notevoli successi a favore dell’Italia e poi bruciati a causa del II conflitto mondiale, colpevoli di essere stati alleati con la Germania.
Per il secondo periodo altrettanto brillante per avere ricostruito l’Italia in brevissimo tempo, migliorando la vita sociale e i lavoratori con piu’ soldi nelle tasche, questo dal 1960 al 1975, poi negli anni successivi errori uno dopo l’altro e spezzettata l’Italia in 20 Regioni poi seguito con lo scandalo storico detto “mani pulite” che travolse la politica italiana. E dal 1994 al 2014 costellato da scandali che coinvolsero politici, imprenditori ed altro. L’Italia che rinuncio’ la sovranita’ monetaria e tutt’ora membro cofondatore dell’UE che subisce l’autorita’ europea che impone cosa fare, si percepisce l’Italia ai limiti dello sbando che causo’ la politica dell’austerita’. La narrazione anche se in sintesi, le cose positive prevalgono nel I periodo epoca 1861 – 1940.
Detto questo, gli italiani sono consapevoli che l’Italia non e’ in svendita e c’e’ sempre il modo come risolvere la situazione politica italiana: E’ piu’ logico potere riappropriarsi di tutte le nostre soranita’ in particale quella monetaria e ritrattare i trattati firmati con l’UE ridurre i costi della pubblica amministrazione (tagliando i mille rami secchi) per gestire piu’ risorse con meno burocrazia, ridurre le tasse e investire molto di piu sulle industrie agroalimentari e costruire strutture e infrastrutture per potenziare le attivita’ legate al turismo in Italia atte a fare ripartire l’economia nell’ambito del mercato interno sostenuto da un grande progetto industriale capace di creare lavoro e abbassare il livello della disoccupazione. Piu’attenzione agli Italiani all’Estero che sono una grande risorsa per l’Italia. Per realizzare quanto descritto e necessario un governo competente affidabile e forte per promuovere politiche mirate a fare ripartire al piu’ presto l’economia italiana. Nell’occasione del periodo delle Feste Natalizie, Auguro a tutti gli Italiani un Buon Natale e un Felice Anno 2015 che sia soprattutto Migliore.
Boston, 30 dicembre 2014
On. Michele Frattallone Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo Inc.

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