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Due suggerimenti agli amministratori del Comune di Roma

Vorrei dare un paio di suggerimenti ai signori che amministrano il Comune di Roma, che non riescono a liberare il tratto di via delle Cave Ardeatine che sbocca nella piazza della Stazione Ostiense, dal mercatino, se così si può chiamare, degli zingari. Anche perché questo gioiello di mercatino, si è piazzato caparbiamente inesorabilmente davanti ad un edificio brutto assai, dove lavorano i consulenti informatici dell’Acea, che ogni giorno sono costretti a godersi lo spettacolo. E può capitare loro che un venditore gli offra un pezzo di parmigiano rubato al supermercato o un salamino nascosto sotto il giubbotto. E può capitare loro si assistere ai giochi dei bambini sulle luride lenzuola dove è esposta la mercanzia, se così si può chiamare, o la fortuna di vedere una mamma allattare il pargoletto. Ma veniamo ai suggerimenti. Se vigili urbani, finanzieri e carabinieri non riescono nell’ardua impresa, perché non utilizzare un paio di soldati che magari si annoiano nelle caserme? Oppure, signori amministratori del Comune di Roma, perché non pregate gentilmente gli zingari di spostare il loro mercatino a poca distanza, sull’Aventino, magari al Giardino degli Aranci? Così, dello spettacolo potranno godere un poco anche gli abitanti del luogo. Del resto lì non ci sono negozi, e se occorre un pezzo di parmigiano o un salamino o dei bastoncini Findus appena scongelati, non saranno costretti ascendere giù a via Marmorata. Magari, signori amministratori del Comune di Roma, potreste chiedere sempre cortesemente, ovviamente, agli zingari di istallare il loro mercatino un mese a Ostiense e un mese all’Aventino.

Attilio Doni

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