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Lazio: Sanità  trasparente: operazione FALLITA

Il MoVimento 5 Stelle Lazio, dopo un infruttuoso incontro con la Direzione sanitaria regionale, ha lanciato nel luglio 2014 l'operazione “sanità trasparente”: abbiamo avviato una raccolta di dati di contabilità analitica su larga scala, in modo da effettuare un'analisi puntuale e dettagliata sulle possibili inefficienze e sui possibili sprechi, estesa a tutte le asl della regione.

E' nel nostro dovere e nel nostro diritto fare del nostro meglio per cercare di comprendere l'effettivo stato di “benessere” della sanità laziale, attraverso i dati reali.

E così tutte e 12 ASL laziali hanno ricevuto una richiesta ufficiale del M5S per un accesso agli atti; identica richiesta è stata ricevuta da 12 istituti ospedalieri. Sia le ASL che gli istituti ospedalieri sono rimasti totalmente inerti di fronte alle legittime istanze di accesso così ricevute, omettendo la comunicazione dei dati.

In questi ultimi 2 mesi, abbiamo incontrato personalmente uno per uno i 10 direttori generali, e tutti si sono resi disponibili a fornire i dati di contabilità analitica per la propria struttura. Ma dalle parole, dalle promesse, non sono seguiti i fatti.
I dati non sono mai arrivati.

La Regione pare volere boicottare l'accesso agli atti del movimento 5 stelle.

Ed infatti, la Regione, come le Asl, sembra reticente nel fornire informazioni, violando il principio di trasparenza del quale si vanta ad ogni occasione il presidente Nicola Zingaretti.

Nonostante una lettera, inviata personalmente al Presidente, nella quale è stata offerta la piena collaborazione del MoVimento 5 Stelle per affrontare i problemi della sanità regionale, previa messa a disposizione dell'assistenza dell'apposita task force sanità costituita in seno al medesimo Movimento, nessuna risposta è MAI arrivata.

Zingaretti vuole chiudere la porta in faccia alla maggiore forza di opposizione disposta a fornire assistenza, in un momento nel quale migliaia di cittadini soffrono di malasanità e non possono permettersi le cure.

In una conferenza stampa in parlamento, il 14 novembre, abbiamo presentato una prima pubblicazione che smentisce la spending review, rappresentando quante inefficienze esistano e quanto la tanto declamata riforma sanitaria di Zingaretti sembri miseramente fallita per scelte che appaiono ingiustificate ed errate.

Oggi è stata inviata una nuova richiesta di accesso agli atti alla Regione Lazio e a tutte le asl laziali, con istanza di esibizione completa dei dati relativi agli appalti o ad altri incarichi conferiti alle cooperative coinvolte nell'inchiesta c.d. “mafia capitale”.
Ora dovranno necessariamente risponderci.

Il tempo delle parole e delle promesse è finito, per cui scaturiranno le necessarie azioni legali: infatti ormai non è più tollerabile alcuna inerzia da parte della pubblica amministrazione nel dar seguito alle legittime e giustificate istanze di accesso dei consiglieri regionali, per cui si reagirà con fermezza alle eventuali condotte che si palesino penalmente rilevanti sotto il profilo della omissione degli atti dovuti d'ufficio.

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