Site icon archivio di politicamentecorretto.com

DOBBIAMO RASSEGNARCI. E’ FINITA ANCHE CON RENZI…PURTROPPO !

ITALIA RENZIANA…..

Come ho scritto più volte, anch’io come tanti altri, ho votato Renzi. E ciò, non certamente nella convinzione che egli fosse un deus ex machina che avrebbe risolto i problemi del paese, ma semplicemente perché, come dice anche il Vangelo, deve intendersi beato il…monocolo nel regno dei cieli: insomma, era l’unica scelta che, facendomi violenza psico-fisica, ero costretto ad accettare.

Dopo circa un anno di management renziano mi vedo costretto a verificare i risultati che sono similari a quelli dell’aria contenuta all’interno di un pallone gonfiato che, anche lambendo una piccola puntina da disegno, potrebbe esplodere…

Oggi, d’accordo, non esistono più le ideologie che devono lasciare spazio ad un po’ di pragmatismo ma, se in mancanza di ideologie si aggiunge una disonestà generale conclamata, anche il cosiddetto pragmatismo finisce per portare acqua al mulino di chi lo applica in funzione personalistica e non in un ambito più prossimo alla funzione sociale. Ma questo lo capiscono anche all’asilo infantile.

Fino ad ora, almeno a mio avviso (ma lo dico sin dal suo insediamento a capo del governo), Renzi è apparso come un attore incallito quanto a presenza e dialettica, realtà che non poteva non impressionare favorevolmente, ma ora come ora e per un improvviso nonnulla, non sarebbe da meravigliarsi se il pallone succitato dovesse scoppiare…

Ora il governo Renzi si regge solo sulla speranza, anzi sulla fede, come insegna anche il Vangelo ma, come tutti sappiamo, la fede è sì un’ottima risorsa per fronteggiare la vita, ma essa necessità (almeno in Chiesa) di qualche obolo per sostenerla. E di oboli, questo governo ne ha elargiti pochi, se non addirittura nessuno; anzi, esso ha rovistato nelle tasche degli Italiani per carpire loro anche gli ultimi centesimi. Io, come tanti altri, ho accettato questa imposizione coatta consapevole però che essa non sarebbe servita a nulla, mentre a suo tempo ho considerato invece utile e necessaria la famosa manovra di Amato che, nottetempo, ha limato i nostri conti correnti per il discorso Europa (di cui non abbiamo saputo fare tesoro !).

Detto questo, in presenza di alleanze con delinquenti, in presenza poi di un debito pubblico che cresce anziché diminuire malgrado ci siano tutte le condizioni per il suo sia pur lento ma graduale ripianamento (malgrado scenda lo spread il debito pubblico infatti continua ad aumentare vertiginosamente) come si può sperare ancora nel raddrizzamento della barca ?

Finora, almeno a mio parere, si è cercato di mantenere in essere solo formalismi di legalità istituzionale e democratica ad evitare che il Paese precipitasse più in fretta del previsto, ma – ahimè – è giunta l’ora di fare i conti della serva, tanto da dover dare ragione a Grillo (il che è tutto dire).

Gli Italiani devono mettersi in testa fin da subito ad evitare che il trauma di una notizia improvvisa, li faccia morire, che la situazione ormai è diventata insostenibile e che, anche Renzi, come coloro che l’hanno preceduto, ha voluto esibirsi in un, se vuoi anche umanamente comprensibile e giustificabile esercizio volto ad esprimere tutte le sue umane performances di carriera, come succede in qualsiasi altro contesto professionale.

Mi par pertanto di poter concludere, facendo mio il termine “gufo” appioppatomi da Renzi, dicendo che:

1) il debito pubblico è diventato insanabile (mi dica Renzi come pensa di ripianarlo);

2) l’illegalità diffusa è diventata una costante non debellabile a breve (mi dica il Presidente della Repubblica come vuol risolvere il problema della giustizia);

3) l’INPS non promette bene, tanto da avere qualche preoccupazione per le prossime pensioni;

4) la conflittualità sociale è già entrata nelle nostre porte

Se Renzi pensa di affidarsi alla…fede, realtà per la quale è stato preso giustamente in giro anche dal comico Maurizio Crozza, io penso che non si vada più da nessun a parte, se non a far compagnia alla Grecia.

Teniamo duri, Cari Italiani, perché non c’è più spazio per le parole di fede renziana, berluniscamente inciuciato, tenuto conto che tutti i nostri politici, in piena consapevolezza, stanno remando in una barca che consente di elargire loro stipendi e privilegi fino al momento in cui essa finirà di galleggiare.

“E quindi, perché non approfittare”, pensano essi in cuor loro

ARNALDO DE PORTI

Exit mobile version