Il deputato Parentela ha presentato una nuova interrogazione su “Aethina tumida”, il coleottero parassita degli alveari in grado di determinare notevoli danni, dal consumo delle scorte di polline e miele fino ad arrivare alla distruzione dell'intera covata rinvenuto la prima volta alle nostre latitudini nel comune di Gioia Tauro in località Sovereto (RC). Già nello scorso settembre Parentela aveva presentato un atto di sindacato ispettivo, ad oggi senza risposta, chiedendo al Governo di attivare “tutte le procedure necessarie per circoscrivere ed eradicare eventuali ulteriori focolai nonché impedire la diffusione del parassita sul territorio nazionale”. Il deputato del M5S ha chiesto di revocare gli “interventi in essere e riformulare le indicazioni in merito alle procedure da attivare” a seguito dell’ordinanza del Presidente della Giunta calabrese che, in contrasto con la normativa nazionale vigente, ha disposto la distruzione dell’intero apiario anche – si legge nel testo dell’interrogazione – in “presenza di un unico coleottero all’interno di un solo alveare”. “La soluzione non può di certo essere – afferma il deputato calabrese membro della Commissione agricoltura – la distruzione degli apiari, che ad oggi hanno causato danni agli apicoltori calabresi per oltre un milione e mezzo di euro, bensì l’intervento diretto sul coleottero, la limitazione del proliferare delle popolazioni tramite le trappole per il controllo degli adulti, i trattamenti larvicidi nonché l’utilizzo della lotta integrata”. Il deputato calabrese del MoVimento 5 Stelle ha concluso chiedendo un impegno del Governo indirizzato a “salvaguardare l’ecosistema e la sopravvivenza di apicoltori e apicoltura nel nostro Paese con ricadute in termini di reddito e posti di lavoro”.