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Qualche critica a Papa Francesco dopo tanti elogi di tutti, sottoscritta compresa

Fare affermazioni importantissime, senza dare spiegazioni, è abitudine di molti. La Chiesa, però, in quest’arte è maestra. Quando il papa ha detto ai medici: “State attenti, sperimentare con la vita, giocare con la vita, è un peccato contro Dio Creatore”, a me, se fossi stata presente, sarebbe piaciuto intanto fargli notare che quel verbo “giocare” era un po’ offensivo per uno scienziato, e poi gli avrei chiesto: “Perché fare esperimenti con gli embrioni è peccato contro Dio Creatore, se quegli embrioni essendo stati “costruiti” in vitro, non sarebbero mai diventati persone?”. E poi gli avrei detto: “E va bene, è peccato, ma di che peccato si tratta? C’è differenza tra il peccato mortale di chi uccide per odio o interesse e il peccato di chi fa esperimenti sugli embrioni? Tra il peccato di chi taglia teste d’innocenti e il peccato di chi aiuta una coppia sterile ad avere un figlio?”. Poi il Papa ha detto che si pecca contro il Creatore quando si decide di “fare figli e non di accoglierli come dono”. Ed io gli avrei chiesto: “E perché non dovrebbe essere anche dono di Dio il bambino avuto grazie ad esperimenti dovuti alla intelligenza umana, pure dono del buon Dio? Quel bimbo è dono del diavolo?”. Infine il Papa ha affermato che l’eutanasia è “falsa compassione”. Al che io avrei replicato: “Non posso fare il ragionatamente esattamente al contrario, ed affermare che privare una persona della libertà di scegliere il modo di morire, costringerla ad affrontare sofferenze inutili, un tratto penoso di vita senza speranza, è falsa compassione? Bisogna andare a vantaggio della vita sempre e ad ogni costo, oppure a vantaggio della persona, della sua libertà?”.

Elisa Merlo

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