Anai – Le cause previdenziali ingolfano la giustizia civile

Un milione e duecentomila cause riguardanti l’INPS e le Poste ingolfano la giustizia civile. Si tratta spesso di cause ripetitive che ben possono essere decise in tempi ravvicinati, con una buona organizzazione dell’ufficio e l’impegno dei giudici. Abbiamo un altro milione di processi che riproducono le similari questioni e possono essere tranquillamente velocizzate.

Dei restanti processi, per arrivare al carico di 5 milioni duecentomila, oltre un milione riguardano controversie di modesto ed esiguo valore, affidate per lo più a giudici laici ed onorari.

Poi vi sono le restanti cause piuttosto delicate e complesse per le quali occorrono, da parte dei giudici: preparazione e/o specializzazione, impegno prolungato e giornaliero, puntuale organizzazione del lavoro. Non è facile, ma non è nemmeno impossibile.

È necessario impegnare risorse e strutture. Ed i giudici (quelli più inerti) devono lavorare di più.

Maurizio de Tilla

(Presidente A.N.A.I.)

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