Ma di quali divieti al traffico parliamo? Via Etnea così come via Crociferi, o la ztl del Teatro Massimo o le stesse piazze Duomo e Università e così via sono anch’esse giornalmente libere meta di mezzi privati e pubblici non autorizzati che peraltro posteggiano in tali zone come se nulla fosse . Quando si parla di zone chiuse al traffico bisogna avere cognizione di quello che si dice in quanto si dovrebbe sapere che non bastano le ambigue ordinanze sindacali che limiterebbero il traffico e lo vieterebbero del tutto (quest’ultimo aspetto non appartiene a Catania, ma vi è la necessità della sorveglianza dei vigili urbani o degli ausiliari al traffico, affinchè il divieto venga del tutto rispettato. In quanto, come sappiamo, a Catania prevale da sempre un binomio tutto catanese: vigili zero auto libere di circolare in ogni dove. Ma gli unici a rischiare l’incolumità anche all’interno di tali zone limitate al traffico, di giorno ma soprattutto di notte quando tali vie si trasformano in zone franche per quegli automobilisti incivili ma purtroppo non sono in pochi, sono come sempre i cittadini che si muovono a piedi, i soli che ovviamente non inquinano, non provocano caos e non investono nessuno, o quelli che cercano di riposare in santa pace nel periodo notturno. Altro che la farneticante proposta di un gruppo consiliare di centro-destra! Di fatto le zone limitate al traffico o quasi pedonalizzate non esistono o meglio esistono solo sulla carta e il tutto peggiora proprio di sera tardi e di notte quando i controlli del traffico scendono ai minimi termini ovvero scompaiono quasi del tutto.
Alfio Lisi
Free Green Sicilia
