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Maker Faire 2014 a Roma. Un successo dalla prima all’ultima pedalata con la “Virtual Bike”

Maker Faire, la più grande fiera dedicata al digital manufacturing, ai nuovi creativi e ai cosiddetti artigiani digitali, Promossa dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata dalla sua azienda speciale Asset-Camera, e curata da Riccardo Luna e Massimo Banzi, giunta alla sua seconda edizione ha ospitato dal 3 al 5 maggio 2014 la più grande esposizione di progetti legati alla creatività e alla manifattura digitale.

Oltre 100mila le presenze e oltre 600 le invenzioni ammirate da visitatori di ogni età e Paese, segno che la voglia di fare e sperimentare non ha limiti. Luna è convinto che il successo e l’interesse intorno a questa edizione affondino le radici in una consolidata tradizione italiana: la capacità di saper fare. Questa capacità è alla base del progetto della Virtual Bike, nata da un'idea di Paolo Ciabattoni e Luca Palmili nel 2011, in collaborazione con Andrea e Giorgio Duimich.

Presente già nel 2013 in fiera, Virtual Bike è un’installazione rivoluzionaria che proietta il protagonista della pedalata, attraverso una bici reale, in un mondo virtuale interattivo. Virtual Bike offre il suo supporto audiovisivo, direzione e velocità sono nelle mani o meglio nei piedi di chi se ne avvale!

Allestita su un apposito piedistallo, la bici è dotata di moderni sensori che ne permettono l’interazione con il mondo virtuale.

Il progetto è stato pensato e creato in occasione di una manifestazione per ricordare la storia del quartiere S. Lorenzo e rivisitare virtualmente gli spazi e i luoghi deturpati dai bombardamenti durante la liberazione dal regime. Nasce non solo come semplice gioco virtuale ed estensione della realtà ma anche come provocazione nei confronti di una società sempre più proiettata all'esproprio degli spazi sociali e pubblici come ad esempio il suolo ciclabile.

Stimolando la curiosità e l’immaginazione Virtual Bike riesce a generare, nelle persone che la utilizzano, una partecipazione attiva che non si limita alla semplice competizione di una “gara”, ma che rimette l’individuo in relazione con la vera essenza del gioco e con la bellezza di scoprire ed esplorare nuovi luoghi.

“Dal salotto di casa, in ufficio, al museo… ovunque tu sia, Virtual Bike è un crocevia di avventure, informazione e cultura”.

Gli ideatori del progetto, Paolo Ciabattoni e Luca Palmili, si augurano che le istituzioni nazionali pongano un’adeguata attenzione nei confronti di progetti giovani che utilizzano le nuove tecnologie applicate all’attività fisica, alla promozione culturale e alla riabilitazione psichica e motoria.

Al secondo anno di presenza in fiera, la Virtual Bike è stata una rinnovata scoperta, ha fornito nuovi stimoli al progetto, incrementando l’interesse tra i fruitori a far entrare questo prodotto all'interno della propria quotidianità.

Dal primo giorno di apertura della fiera all'ultimo le ruote della Virtual Bike non hanno smesso di girare. Abbiamo visto il giro virtuale della città di Roma. Vi sono anche Pisa e Napoli. Ciabattoni e Palmili si augurano che, attraverso il coinvolgimento di tutti i Comuni d’Italia, Virtual Bike possa diventare un punto di riferimento ed una grande occasione per promuovere il patrimonio artistico e culturale del Bel Paese in primo luogo, fino a raggiungere le strade delle maggiori capitali, per rendere accessibile a tutti l’esperienza di viaggiare e diventare una vera e propria finestra sul mondo.

Il progetto si rivolge a qualsiasi fascia di età e può essere utilizzato per molteplici obiettivi. Virtual bike è stata progettata pensando a tre aree di interesse: Discovery: dalle città storiche alle località più remote, Virtual Bike apre le porte a nuove realtà senza limiti in cui l’interazione è la chiave per scoprire aneddoti e curiosità sui luoghi che scegli di esplorare. Gaming: Attraverso la realtà aumentata Virtual Bike offre un’esperienza ludica indimenticabile: la possibilità di sfidare gli amici lungo percorsi emozionanti, pedalando dall'altra parte del mondo. Sfrecciare sui fori imperiali, girando all'impazzata intorno al Colosseo, schivare ostacoli virtuali, realizzare record e sbloccare nuovi livelli e città. Care: l’ambiente protetto e controllato di Virtual Bike riduce i rischi legati all’utilizzo della bici su strada e propone l’utilizzo del supporto a chi non ha la possibilità di muoversi e viaggiare autonomamente.

Virtual bike è un'installazione interattiva che apre la mente e libera l'immaginazione.

Facciamo tanti auguri agli ideatori di questo progetto affinché possano trovare uno sbocco reale sul mercato tecnologico perché come ha detto il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in visita alla manifestazione, “Questo della Maker Faire e degli artigiani digitali è una realtà che mi impegno ad aiutare perché lanciano un messaggio molto importante: il lavoro non solo si deve cercare, ma si può costruire”.

Nella foto la Virtual Bike.

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