Fondi Ue, Nesci (M5S): "Finanziare scuola pubblica e pmi, con registro di trasparenza sui risultati"

«Fino al 31 dicembre 2015 l’Italia dovrà ancora spendere 20 miliardi per la programmazione europea, più le quote del co-finanziamento nazionale. Servono attenzione e intelligenza per impedire truffe, evitare danni e favorire la crescita, specie del Sud, anche scostandosi come la Francia dalla famosa soglia del 3% sul deficit/Pil». Lo ha significato stamani, nel suo intervento all’informativa urgente del governo, la deputata M5S Dalila Nesci, della commissione Politiche Ue. La parlamentare ha sottolineato: «Per la programmazione 2014-2020, M5S propone una pianificazione seria dei fondi comunitari e monitoraggio efficaci da parte delle Autorità di gestione e controllo. I fondi comunitari possono creare posti di lavoro investendo nella scuola pubblica, in innovazione e ricerca, pmi e start-up. Così ripartirà l’economia del Paese. Il Movimento chiede trasparenza soprattutto sui risultati ottenuti dalla spesa dei fondi Ue, tramite un registro che indichi che cosa i singoli progetti abbiano prodotto in termini di occupazione e sviluppo».

Nesci ha concluso il suo discorso alla Camera parlando di «fallimento italiano» nella gestione dei fondi Ue, provato dai pesanti rilievi della Commissione, dal drenaggio illecito di capitali destinati allo sviluppo delle aree depresse e dalle truffe all’Ue, addirittura sulla formazione professionale in Sicilia e sui corsi per la legalità in Calabria.

Dalila Nesci

Cittadina 5 stelle – Deputato XVII Legislatura
Eletta nella Circoscrizione Calabria

Mobile: 342 863 77 06

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