Sì, grazie alla perfetta organizzazione del Comune di Roma, in Via A. Mammucari, 25 – Pal. 3 (case di edilizia popolare), gli inquilini della scala B sono sul punto di dichiarare guerra agli inquilini della scala A. E questo perché gli inquilini della scala A, pur facendo con senso civico la raccolta differenziata in casa, vanno a gettare i sacchetti nei cassonetti assegnati alla scala B. Di nascosto, come ladruncoli, aprono rapidamente il cassonetto… ma ecco il rimprovero dell’inquilino della scala B: “Perché getti l’immondizia nei nostri cassonetti? Non vedi che sono già stracolmi e la spazzatura che fuoriesce attira blatte e topi? Non hai i tuoi di cassonetti?”. No, gli inquilini della scala A non hanno i loro cassonetti, perché un giorno d’agosto il personale dell’Ama li ha riportati via, subito dopo averli consegnati: non trovava un posto idoneo dove collocarli. Il posto idoneo deve trovarlo il padrone di casa, ma chi è il padrone delle case di edilizia popolare? Il comune di Roma, vale a dire quello che riscuote le tasse (salate) per la raccolta differenziata, sia dagli inquilini della scala A, sia dagli inquilini della scala B. Ma gli inquilini della scala A, che con senso civico fanno la raccolta differenziata e pagano la tasse, per la raccolta differenziata, non sanno dove gettare i sacchetti diligentemente differenziati. E da un momento all’altro tra gli inquilini della scala B e gli inquilini della scala A la guerra scoppierà.
Attilio Doni