Aspettando Scola

Spero di averlo ospite per “Cinema e Psichiatria” nella edizione 2015 , dedicata alla “immagine e al suo costo”, perchè lo considero uno degli autori italiani più interessanti di questi anni, osservatore acuto del costume nazionale, nonché sottile umorista e protagonista di alcune delle più belle pagine del cinema nostrano.

A lui, Ettore Scola, il progetto Irpinia: un sistema fra cultura e memoria, dedica una mostra monografica intotolata: Piacere, Ettore Scola, dal 21 settembre al 12 ottobre 2014 nelle sale dell’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi (AV), testi, filmati, carteggi e disegni, che ne restituiscono il composito ritratto,. Con l’infanzia in Irpinia, fino alla sua ultima opera cinematografica “Che strano chiamarsi Federico” (omaggio all’amico e collega Federico Fellini, con in mezzo divagazioni sulla sua esperienza nella redazione del Marc’Aurelio e in Rai, sul suo periodo da sceneggiatore, sul rapporto con attori e collaboratori, nonché su quello con la politica.

Filo conduttore è il disegno, grande passione ed elemento costante di tutta una vita, iniziata nel 1931 ed ancora fremente di progetti.

Non per nulla a Roma, lo scorso 23 giugno, presso la libreria Borri Books della Stazione Termini, pubblicato da Bao Publishing, casa editrice specializzata in fumetti e graphic novel, è stata presentata la sua ultima fatica: “Un drago a forma di nuvola”, un albo a fumetti realizzato da Ivo Milazzo (celebre disegnatore di Ken Parker) sulla base di un suo trattamento per il cinema, scritto, ma mai realizzato.

Il trattamento, con la figlia Silvia e Furio Scarpelli, doveva diventare un film prodotto da Medusa ma fu interrotto bruscamente per volontà di Scola a causa di vicissitudini politiche con Silvio Berlusconi.

Ora diviene un fumetto che è una vera e propria opera cinematografica in cui i protagonisti hanno i volti disegnati di attori come Gerard Depardieu, Massimo Troisi, Nastassja Kinski e dove è presente anche l’apporto del direttore della fotografia Luciano Tovoli e una colonna sonora speciale.

Quando sarà da noi e con noi, per “Cinema e Psichiatria”, lo inviteremo con l’amico Tovoli, per farli parlare del rapporto fra cinema e fumetto, forme di immagini diverse legate da una comune, fantastica, alchimia.

E, in conclusione, vorremo proiettare l’ultimo suo film, un ributo a Fellini e a certo cinema di caa nostra, scritto ancora con la figlia Silvia, prodotto da Payper Moon, Palomar, Luce Cinecittà, con Rai Cinema e Cinecittà Studios in collaborazione con Cubovision e con il contributo MiBAC-DG Cinema, che si compone di scene scritte, ricostruite e girate a Cinecittà, di materiali di repertorio, scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell’Archivio Luce e di brani dei suoi film, da cui si estrae l’attenzione agli sguardi dei suoi personaggi, l’accurata ricostruzione del climax narrativo ed una profonda, irriducibile nostalgia che, da abruzzesi dell’’interno, ben conosciamo.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: