DIO, PATRIA E FAMIGLIA!!!

Non e’ una banalita’ dell’autore dell’articolo per aver voluto contraddistinguere col titolo molto impegnativo in relazione l’argomento complesso, umano, socio-economico e politico molto caro a tutti coloro che si identificano cittadini italiani e cristiani, ma quelli veri.
Le parole che compongono il titolo dell’articolo, sono per i cristiani di ogni razza e di ogni nazionalita’ 3 parole Sacre: tutto cio’ che e’stato attribuito a DIO, Gesu’ Cristo, Nostro Signore, Creatore e Salvatore e’ Sacro in assoluto; La PATRIA e’ Sacra, perche’ e’ la massima espressione per ogni singola nazionalita’; A Roma, in Italia, c’e’ l’Altare della Patria ed e’ uno dei piu’ prestigiosi monumenti nel mondo e soprattutto Sacro per gli Italiani in Italia e per coloro che risiedono all’estero; La FAMIGLIA e’ Sacra per tutti i cristiani esistenti nel Mondo.
Perche’ si e’ voluto consapevolmente menzionare DIO, Gesu Cristo, come parola Sacra in assoluto, ma anche vero che la Religione Cristiana, Cattolica, Apostolica, Romana, regna con il potere temporale della Chiesa universale e si sviluppo’ sin dai primi secoli, nell’ambito dell’Impero Romano. Le sue radici affondano da oltre 20 secoli, all’epoca del popolo ebraico in Palestina e poi, si estesero a Roma, lo testimonia platealmente Piazza S.Pietro. Gli italiani d’allora, separati da Regni, Gran Ducati, Ducati, Principati e Contee dopo secoli e secoli costituirono il Popolo Italiano, quindi la Nazione.
La religione cattolica e’ da secoli integrata nel tessuto sociale italiano e lo manifesta anche nei giorni nostri, le autorita’ locali e nazionali rappresentano l’Italia; Il Papa rappresenta il Vaticano e la Chiesa, Cristiana e Cattolica. E’ naturale, che le autorita’ ecclesiastiche relativa la Chiesa tra l’Italia e lo Stato Vaticano ci sono rapporti d’amicizia con la Nazione nostra, ovviamente in conformita’ ai Patti Lateranensi firmato l’11 febbraio 1929, all’epoca del Regno d’Italia e del regime Fascista. Oltre tutto, l’Italia ha l’onore e in qualsiasi circostanza a proteggere il Papa e lo Stato Vaticano, quindi in Italia coesistono liberamente una vita sociale e spirituale. I numerosi Martiri e Santi sono la testimonianza che il Popolo Italiano e’ cristiano e cattolico.
La Patria e’ un valore sublime e soprattutto Sacra, perche’ e’ la madre di ogni nazione. Infatti la Patria Italiana, concepita idealmente prima dell’Unita’d’Italia, pero’si concretizzo’ con la Fondazione del Regno d’Italia, epoca fulgida e fucina di tanti italiani, eroi che sognarono per molti secoli l’ Unita’ d’Italia. Successivamente, il Popolo Italiano proclamo’ Re Vittorio Emanuele II, di Savoia il “Padre della Patria”, spiro’nel 1878. E a 2 anni dalla sua morte, le autorita’ di quell’ epoca decisero di innalzare il Monumento Nazionale a Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Tale monumento nazionale conosciuto con il nome di Vittoriano o Altare della Patria. Il progetto da quando e’ stato ideato e banditi i concorsi internazionali, l’individuazione della collocazione ideale del monumento e la convalida degli inizi dei lavori per la realizzazione in Piazza Venezia a Roma, relativo al complesso monumentale, dal 1880 al 1935, quindi 55 anni con l’inaugurazione congiunta all’apertura del Museo del Rinascimento, realizzato nell’ambito del complesso Monumentale.
La Patria non e’ una cosa materiale o simbolo, ma l’essenza Spirituale di una Nazione e rappresenta l’Italia. Accettato convintamente il concetto della Patria. Il popolo di ogni Nazione ama la Patria e la difende con l’estremo sacrificio, si contraddistinsero i martiri e gli umili, forti nell’anima e nello spirito, caduti perche’ credettero in Dio, la Patria e la Famiglia. La Madrepatria e’ stata sempre onorata e difesa anche dagli Eroi in mille battaglie.
Per gli Italiani in Italia o residenti all’estero, e’ un loro dovere amare la Patria, soprattutto con la stessa intensita’ di amare la propria madre e ci rende forti nell’animo e nel cuore, onesti e orgogliosi di essere italiani di amare la Bandiera Tricolore, la lingua e la cultura italiana e ascoltare e cantare l’Inno “Fratelli d’Italia”che e’ la sintesi del sacrificio e della Storia d’Italia. Amare l’Italia perche’ e’ una Grande Nazione e soprattutto difenderla perche’ rappresenta il Sacrificio edegli Eroi, caduti civili e miitari in tempo di pace e la purezza degli italiani caduti in guerra per ristabiire la pace e rafforzare i valori alti della Patria che e’ Sacra per tutti gli italiani nel Mondo.
L’Italiano nato in Italia e residente all’estero, ama la sua Patria, e’ attratto da molteplici motivi che lo inducano a visitarla e l’Italia la conosce bene e in tutti i suoi aspetti relativo al territorio, la politica, le tradizioni e il tessuto sociale, ha da sempre ammirato gli innegabili pregi e non tollera a cuor leggero, quando emergono difetti, inesistenti attribuiti agli italiani.
L’Italia nostra, dal periodo post-bellico al 1970, ottenne progressivamente prestigio nel contesto internazionale per essersi posizionata al III o IV Potenza industriale e mondiale, onore al merito, per averlo realizzato con i sacrifici di tutto il Popolo Italiano. Successivamente, la posizione sociale d’orata, conquistata dall’Italia, per varie crisi economiche, non fu possibile recuperare il ritmo necessario per riacquisire la posizione di prestigio.
La liberta’ e’ stata una conquista per l’Italia e per tutti gli italiani e’ il segnale tangibile di civilta’, ma e’ altrettanto negativa, quando le azioni comportamentali di ogni singola persona o quella di una parte piu’ numerosa nella societa’ civile, supera ogni limite e si manifesta oscena e sgradevole ed anche peggio, perche’ non rispetta la liberta’ altrui.
Gli italiani dovrebbero ricordare com’era l’Italia 75 anni fa dal 1939 al 2014 e riflettere anche se per pochi istanti, quant’acqua passo’ sotto i ponti, innanzi tutto, le gravi conseguenze generate dalla guerra perduta ed in ordine cronologico: L’allontanmento della monarchia; Il referendum istituzionale promosso e’ voluto in un momento prematuro, quando l’Italia, ancora assoggetttata alla temporanea occupazione del territorio nazionale dalle Truppe Alleate; Esclusero dal voto referendario, centinaia di migliaia di Soldati Italiani, trattenuti nei vari campi di concentramento; E come capo espiatorio per la guerra perduta, l’esilio di Re Umberto II di Savoia.
All’epoca post-bellica dal 1945 al 1947, l’Italia fu rappresentata da una Delegazione costituita da personalita’ politiche italiane, ma si manifesto’ molto debole in quanto nazione perdente e a nulla valsero i discorsi mirati a rivendicare i territori, che ci furono tolti, dal trattato di Pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947; La nuova politica democratica, La Costituente e la Fondazione della Repubblica Italiana con le nuove leggi entrate in vigore il primo gennatio 1948.
Aal’epoca remota la Roma Imperiale, ebbe Gloria e Splendore e conquisto’ l’Europa, l’Africa Settentrionale e l’Asia Minore, ma assoggettata dalla metamorfosi del potere, che ogni Impero non e’ eterno, quindi Roma come tale, fu destinata ad estinguersi con l’inevitabile crollo del potere temporale.
La fine dell’Impero Romano creo’ inevitabilmente vuoto di potere e avvenne circa dodici secoli da quel periodo storico. Successivamente in Europa si fondarono altri Imperi, dinastie monarchiche con le Famiglie Reali regnarono in Europa, credettero e amarono la loro Patria e non tollerarono che altre nazioni sconfinassero i loro territori. Le Nazioni fondarono Imperi in Spagna, Francia, Regno Unito, Germania e Austria, quest’ultimo Impero, domino’ territori dell’ex Impero Romano e in partcolare la parte settentrionale della Penisola Italica, l’Impero Russo domino’ la parte orientale dell’Europa e dell’Asia esclusa la Cina e il Giappone.
Nel medio evo e anche dopo la scoperta dell’America, nel territorio non ancora ricononosciuta col nome Italia, coesistettero Quattro Repubbliche Marinare: governate dalla aristocrazia e dalla borhesia italiana e furono quelle di Genova, Pisa, Amalfi e la Serenissima di Venezia.
Anche in Italia non ancora riconosciuta come sovrana del proprio territorio, perche’ occupata a periodi dalla Spagna, Francia e dall’Austria e dallo Stato della Chiesa, un nuovo orizzonte si manifesto’, circa novecento anni prima del 1861, nella parte nord occidentale del territorio della Penisola Italica, si insedio’ una Famiglia aristocratica che gesti’ una Contea, la controllo’ il Conte Biancamano, poi creo’ la Dinastia dei Savoia, gli eredi fondarono il Regno di Sardegna e successivamente Re Vittorio Emanuele II di Savoia, fondo’ il Regno d’Italia.
La Patria nostra, venne citata anche dal Sommo Poeta Dante Alighieri. C’era, il popolo italiano e con dialetti molto diversi fra loro, ma la radice riconducibile alla lingua italiana, pero’ non c’era un Regno, ne uno Stato, perche’ il potere fu gestito dalle Contee, Principati, e Ducati Gran Ducati, Regni e governate anche da Famiglie artistocratiche, italiane e da altre potenze straniere.
Ovviamente la volonta’ di avere una Patria si consolido’ nell’ambiente media borghesia e dalle famiglie aristocratiche, ma il pensiero e il desiderio non furono sufficienti per cambiare le cose e soprattutto per costituire uno Stato, una Nazione o fondare un Regno che regnasse in tutto il territorio italiano. Comunque, non si puo’ negare che ci furono tentativi a rovesciare il potere affidato allo straniero, quelli che sognarono la Patria, furono a pieno titolo gli eroi della futura Italia e ancora altre iniziative rivoluzionarie, ma ottennero soltanto la restaurazione delle monarchie che all’epoca dominarono tutta l’Europa.
La media borghesia, gli aristocratici, intellettuali e cittadini si dimostrarono veri patriotti Italiani, ed eroi, perche’ si immolarono per la Patria. Da quel momento inizio’ lo spirito Risorgimentale Italiano e S.M. Re Carlo Alberto e S.M. Re Vittorio Emanuele II di Savoia sovrani del Regno di Sardegna si prodigarono con una politica prudente, astuta ed efficace e successivamente affrontarono direttamente le prime guerre d’indipendenza ed appoggiarono tutte le iniziative mirate all’Unita’ d’Italia.
La Famiglia e’ Sacra, perche’ rappresenta la pietra miliare di tutta l’umanita’, come primo nucleo che si costitui’ nella notte dei tempi, poi mille e piu’ famiglie costituirono le prime basi di societa’ arcaica, dopo secoli e secoli col moltiplicarsi delle famiglie costituirono i popoli e le nazioni. Successivamente con l’introduzione di una filosofia mirata al Cristiananesimo che la interpreto’ con un severo rito religioso cattolico relativo le unioni di 2 persone [Uomo e Donna] e lo convalido’ come sigillo per un vero matrimonio.
Quindi, con il rito cristiano e cattolico, la Santa Chiesa legittimo’ la Famiglia naturale con due parole inappellabili “cio’ che Dio unisce, l’uomo non divide”. Ed e’ uno dei Sacramenti da non violare per coloro che sono Cristiani e Cattolici, La costituzione della famiglia naturale, nell’epoca storica contemporanea e’ soggetta a continui attacchi per condizionarla a tollerare iniziative mirate a snaturare l’unione tra 2 persone, [Uomo e Donna] invertendone con un nuovo concetto di vita diabolica, l’unione di 2 persone dello stesso sesso. La famiglia da secoli, abusata, molestata, massacrata e recentemente anche allargata. Le cattive notizie diffuse dai giornali, che si occupano di cronaca nera e i giornalisti che relazionano ogni giorno commenti su tragedie, sono percepite come l’inizio’ di un percorso accidentato, pericoloso e scellerato.
Qualche anno prima che iniziasse la II guerra mondiale, le famiglie italiane che rappresentarono la societa civile e la nazione nostra, non fu povera e le persone che rappresentarono il ceto piu’ basso anche se poveri, come tutti i poveri nel resto del mondo, veniva comunque assicurato l’essenziale e non risulto’ che persone siano decedute a causa della fame. Le famiglia nel periodo dal 1922 al 1938 fu religiosa e si comporto’ meno esigente e con dignita’.
I cittadini italiani furono piu’ sereni e tranquilli ed i capo-famiglia che lavorarono anche se gli stipendi non furono adeguati in relazione le loro necessita’, comunque condivise dalle loro mogli, riuscirono a mandare avanti le famiglie anche se i nuclei furono numerosi [all’epoca da 4 o piu’ figli], di positivo le famiglie furono oneste, laboriose e rispettose incluse le persone individuali che si manifestarono educate, disciplinate, solidali e piu’ convinte al Cristianesimo ed in buon ordine si rassegnarono alle condizioni sociali di quel tempo che fu.
Un fatto e’ certo, che all’epoca 1970 non era stato lergittimato il divorzio, e il segno di poi, dopo il 1974, fa pensare se tale conquista sociale possa avere veramente risolto il problema della famiglia, o invece creo’ piu’ problemi rendendola piu’ fragile e indifesa nel contesto sociale nazionale.
Detto cio’ e d’obbligo pesare sulla bilancia su quanto accadde prima o dopo il divorzio, quindi la famiglia nell’epoca in cui viviamo, non regge se confrontata con la famiglia numerosa di quell’epoca, quando l’Italia non brillava di un’economia forte, quella moltitudine di persone ovviamente meno fortunate, piu’ povere, ma dotate di un grande spirito di sacrificio e forza di volonta’, non persero mai la speranza e vissero con dignita’ e cio’, indipendentemente delle loro condizioni economiche e sociali.
Senza nulla togliere alla legge che regola il divorzio, ottenuto col referendum popolare, obiettivamente merita una severa critica e piaccia o non piaccia alla societa civile italiana, tale legge ha provocato alla famiglia una frattura socio-economica, aggravandola dalle politiche fallimentari compromettendone la stabilita presente e futura.
L’equilibrio dell’istituzione famigliare subi’ un contraccolpo e non resse piu’ perche’ gli uomini al potere promossero politiche azzardate nell’avere voluto approfittare delle loro deleghe, con iniziative politiche epocali, evitando il dibattito preventivo e quello piu’ grave non avere concesso in alcuni casi l’ultima parola al Popolo Italiano, su temi relativi al futuro dell’Italia e ne citiamo alcune: l’adesione all’Unione Europea, l’avere adottato l’Euro, l’avvallo della firma a Roma relativo al Trattato di Lisbona e la cessione parziale della sovranita’ nazionale
Se si vuole evitare turbolenze e tensione nell’ambito delle famiglie, e nel mondo del lavoro che costituiscono la societa’ civile della nazione, le autorita’ preposte hanno la possibilita’ di promuovere azioni preventive come estinguere questo stato di cose che aggredisce un po’ per volta l’umanita’ intera Le autorita’ nel contesto mondiale, tali situazioni non sono prese in considerazione e invece sarebbe logico che si occupassero a impedire il percorso della vita contemporanea, senza ideali e sensibilita’ umana, sara’ diabolica: e generera’ follia, pazzia, e crimnalita’ piu’ diffusa e pericolosa. Se dovesse crollare la famiglia, l’ istituzione, piu’ vicina a noi, porvocherebbe un vero disastro sociale. Come risolvere questo dilemma?
Soltanto se non ci saranno tempestivi provvedimenti mirati a sostenere la Famiglia, Quindi, l’Italia, devra’ assolutamente garantire sicurezza e tranquillita’, affinche’ la famiglia sia tutelata e soprattutto l’ incolumita’ dei padri, madri e figli, da questo punto di partenza e’ necessario ridisegnare le linee guida per lo status della Famiglia naturale e tradizionale. Per questi motivi la la societa’ civile ha il dovere prioritario di supportala e difenderla, non solo nell’ambito dei confini nazionali e ov’e’ possibile promuoverla anche nei contesti internazionali.
La Patria e la Famiglia sono valori imprescindibili e ogni persona e cittadino di qualunque nazionalita’ le ama e le difende e se necessario, anche con l’estremo sacrificio. La famiglia italiana ha un ruolo determinante e importante nella societa’ civile. La Patria e’ l’anima e il cuore pulsante per il cittadino italiano e quanto alla descrizione dell’Italia si e’ voluto giustamente esaltare i valori alti della nostra Madrepatria.
Nel Regno d’Italia, i governi che si erano avvicendati nell’arco di 55 anni relativo e al periodo dal 1880 al 1935 si occuparono responsabilmente per seguire anche i lavori legati alla costruzione del complesso Monumentale Nazionale, conosciuta col nome Altare della Patria innalzata a Roma, capitale del Regno d’Italia. La prima pietra relativa la costruzione fu posta con il rito solenne da S.M. Re Umberto I di Savoia, nel 1885. Il complesso Munumentale Nazionale, confermo’ la regalita’, il prestigio, lo spirito e l’ardore dei sovrani di Casa Savoia, congiuntamente all’abnegazione e lo spirito di sacrificio offerto dal Popolo Italiano. L’architetto Giuseppe Sacconi, che progetto l’opera si ispiro’ ai monumenti dell’antica storia ellenica [Grecia] e si spense nel 1905 senza aver potuto vederla realizzata. A sua memoria, altri architetti profusero al massimo le loro competenze artistiche e architettoniche.
Al di la’ di quanto descritto relativo l’alto significato della Madrepatria, Il complesso Monumentale Nazionale con al centro dello stesso Monumento, la gigantesca e maestosa Statua Equestre innalzata a Vittorio Emanele II, di Savoia, riconosciuto col nome Altare della Patria, Inaugurato da S.M. Re Vittorio Emanuele III, il 4 Giugno 1911, ricorrenza dell’Anniversario dello Statuto, in concomitanza con la Celebrazione del Cinquantenario dell’ Unita’ d’Italia. Il Monumento Nazionale, reassume i valori alti che onorarono e onorano gli Eroi e Martiri, civili e militari. Dal 1921 custodisce con l’onore delle armi il Milite ignoto, che rappresenta l’estremo sacrificio dei soldati caduti nella I Guerra Mondiale. Sul terrazzo ov’e’ situato l’Altare della Patria, sottostante alla statua della Dea Roma, emerge dall’ideale espresso dal Risorgimento Italiano, la logica fondamentale del possesso di Roma, citta’ eterna come Capitale d’Italia.
L’Altare della Patria, non e ‘soltanto l’esaltazione del pregio artistico ed architrettonico, ma soprattutto per gli italiani, rappresenta la Storia d’Italia.
Per gli Italiani in Patria e residenti all’estero e a tutte le Autorita’Italiane, Civili, Militari, Forze dell’Ordine, Autorita’ Politiche, Sindacali, Associazioni e soprattutto agli studenti di ogni livello e di eta’, un accorato appello a visitare con maggiore frequenza l’Altare della Patria, perche’ gli Italiani siano consapevoli del significato dell’amore per l’Italia. La nuova generazione italiana sappia che coloro che li precedettero offrirono con umilta’ un servizio all’Italia con fedelta, sacrificio ed eroismo’, per la difesa della liberta’, dell’indipendenza della giustizia e per la concordia e la pace. Le visite all’Altare della Patria, nel corso di ogni anno, dovrebbe servire per riflessioni, raccoglimento ed un’attimo di silenzio per la preghiera, affinche’ si eviti qualsiasi Guerra e questo gesto spontaneo, sara’ utile alla nazione.
8 Settembre 2014
On. Michele Frattallone, Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.

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