Io ho capito che cosa voleva dire il sindaco Marino, quando durante la campagna elettorale, con voce come incrinata dalla commozione, ripeteva che avrebbe trasformato Roma in una città a misura di bambino. Lui pensava ai neonati, ancora nella loro culla, e non costretti a recarsi a scuola, a passare sui marciapiedi occupati perennemente spudoratamente abusivamente dai venditori ambulanti, a servirsi dei mezzi pubblici e in particolare della linea B della metropolitana. Se avessi il dono di saper disegnare, la metropolitana di Roma, la raffigurerei così in una vignetta: al posto dei vagoni una serie di scatole di sardine, e al posto delle ruote tante chioccioline.
Elisa Merlo