“Non penso che il PIL ci dica tutto di come stiamo, ma sicuramente ci consegna un quadro economico abbastanza coerente con la realtà”, ha esordito Manuel Santoro, Segretario politico del partito della Convergenza Socialista.
“Il PIL certamente non è in grado di prendere in considerazione i termini qualitativi della vita”, continua Santoro, “ma traccia abbastanza bene l’andamento quantitativo dell’economia italiana, la quale rischia di rimanere incollata al palo”.
“La crescita economica, oggi, latita e dobbiamo prendere atto di un percorso di crescita piatta o negativa. Nel 2009, in piena crisi economica, il Paese rimase spiazzato da una variazione percentuale del PIL annua del -5%. Meno 5%, una enormità”.
“Recuperammo, certo, un 1,3% ed uno 0,4% nei due anni successivi”, continua Santoro, “ma dal 2012 siamo in costante fase decrescente con un -2,4% di variazione e -1,8% nel 2013”.
“Oggi, purtroppo, dopo annunci vagamente ottimistici sulle previsioni del PIL”, insiste Santoro, “ci ritroviamo a dover fare i conti con una possibile recessione tecnica ed una possibile manovra economica in extremis per fine anno. E’ senza dubbio vero che avere una variazione in punti percentuali vicina allo zero dopo un paio di anni di decrescita sostanziale equivarrebbe ad un miglioramento, ma il Paese ha urgente necessità di una politica economica dagli effetti radicali, in grado di risollevarlo”.
“Non ha bisogno”, conclude Santoro, “di palliativi tendenti al radicamento ed al consolidamento di forme sempre più gravi di povertà”.
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Sitoweb