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Bimbo down rifiutato. Che cosa c’entra la pratica dell’utero in affitto?

Molti, a proposito delle triste vicenda di Gammy, bambino down malato di cuore, non abbandonato, per essere precisi, ma semmai rifiutato, non accettato, se la sono presa con la pratica dell’utero in affitto. Ma che cosa c’entra questa pratica? Quante madri non accettano figli nati malati, ricorrendo all’aborto, oppure lasciandoli in ospedale, dove la legge lo permette, oppure davvero abbandonandoli per strada o in qualche cassonetto? E che cosa c’entra la maternità surrogata? Nel 2005 a Mantova un bimbo down malato di cuore proprio come Gammy, non fu accettato dai genitori e lasciato alle cure dei medici. Decine di famiglie chiesero di adottarlo, ma dopo sette mesi, prima che i giudici decidessero a chi affidarlo, il piccolo morì.

Francesca Ribeiro

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