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Pieno successo della Mostra di pittura, scultura e fotografia tenutasi nel Palazzo Ducale di Martina Franca

Pittura, scultura e fotografia sono state in mostra dal 1 al 16 luglio nelle sale del Palazzo Ducale di Martina Franca. In esposizione apprezzate opere di Igli Arapi, Lucio Calogiuri, Antonio Caramia, Massimo Carriero, Rosa Colacoci, Sandra Corrado, Rosita Delfino, Angela Elia, Daniela Galeone, Leonardo Leone, Letizia Lo Prete, Enza Mastria, Maurizio Muscettola, Salvatore Pellegrino, Maria Pia Putignano, Rosario Rosafio, Antonio Santoro e, con fotografie, di Sergio Coppi.

A organizzare la collettiva d’arte è stata la dott.ssa Carla Fiore, presidente dell'Associazione Culturale NOVAPULIA, che si è avvalsa del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Comunità Europea, della Regione Puglia, della Regione Lazio, del Comune di Martina Franca e della Città di Viterbo e, inoltre, della JazzUp, Fondazione Caffeina Cultura.

Nella sua introduzione (cordiale il suo saluto al folto pubblico, il grazie agli artisti, al Comune di Martina Franca nella persona dell'Assessore alla Cultura prof. Antonio Scialpi e ai relatori proff. Giovanni Semeraro e Antonietta Benagiano), l’organizzatrice ha posto in luce la validità di tanti artisti pugliesi e quindi la necessità di un progetto per la loro conoscenza anche fuori della Puglia, progetto per il quale sta attivandosi.

La parola è passata poi al prof. Giovanni Semeraro che, dopo aver offerto note storico-artistiche sul Palazzo Ducale (parlando dei Caracciolo e degli Orsini, della primitiva struttura medievale e di quella rifatta nel Seicento, dell’arte del Carella) ha posto l'accento sul valore della collettiva in mostra, dell'arte in genere per una ricomposizione della spiritualità dell'uomo contemporaneo.

La scrittrice prof. Antonietta Benagiano, riprendendo, tra l’altro, la riflessione di Camus, posta nella brochure in esergo – “Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe” – ha evidenziato l'accresciuto malessere che da certa arte contemporanea trapela, ad esempio da Francis Bacon, le nebulosità esistenziali da cui l'artista tenta di liberarsi oggettivandole nell'atto poietico.

Ha fra l’altro detto: “L'arte quindi diviene tentativo di chiarezza, la sola salvezza, come già diceva Jonesco, anche dalla dittatura dell'informazione e del denaro, dal momento che neppure la scienza (lo rilevavano Popper, Feyerabend e Wittgenstein) è in grado di dare certezze, di rispondere a determinati quesiti, i più rilevanti, fondamentali nell'esistenza umana”.

La Benagiano ha anche evidenziato criticamente il segno artistico di ciascuno dei partecipanti alla Mostra, pur rilevando richiami impressionistici o espressionistici, al surrealismo e all'arte informale, alla pittura metafisica o al divisionismo. “Fatto normale (ha precisato), dato che si segue, di solito, una corrente, un maestro, ma ciò non toglie che si possa giungere al segno che diviene proprio di quella singola personalità artistica”. Infine nelle immagini fotografiche ha colto riferimenti psicoanalitici, la compresenza dell'io nello scatto, della sua condizione enigmatica e di malessere.

E’ stata una mostra interessante che ha ottenuto il consenso dei visitatori che a Martina Franca affluiscono da varie regioni e anche dall’estero in occasione, e non solo, del Festival.

Nel dare rilievo alla mostra, l'assessore alla Cultura Antonio Scialpi ha parlato del 40° Festival della Valle d'Itria (si conclude il 3 agosto), aggiungendo che il Comune di Martina Franca ha sempre cercato di potenziare gli eventi culturali, pur nelle difficoltà di anno in anno crescenti, perché ha compreso che la via culturale non va abbandonata. Ha anche detto che quest'anno il Festival della Valle d'Itria presenta un programma che è conferma dell’eccezionale cultura nel panorama internazionale.

Molte congratulazioni all’organizzatrice dott.ssa Fiore (alla fine degli interventi, aveva invitato tutti a degustare gli ottimi prodotti locali, tra cui l'eccellente vino pugliese.) e in particolare al critico Antonietta Benagiano, cui l’artista Letizia Lo Prete ha fatto dono di una sua opera.

Nella foto, da sinistra: prof. Giovanni Semeraro, assessore prof. Antonio Scialpi, scrittrice-critico prof. Antonietta Benagiano, presidente NovApulia Carla Fiore.

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